Andrius Arutiunian rappresenterà l’Armenia alla Biennale di Venezia con una nuova serie di opere sonore chiamata “Gharib”., come invito a considerare ciò che è strano ed estraneo nella società.
Ambientati in un padiglione collocato al di fuori degli spazi della biennale ma di fronte all’ingresso dell’Arsenale, la nuova produzione di Aurutiunian propone una riflessione su forme di estraneità e appartenenza.
Una frase accoglie i visitatori del padiglione: “Si parte semplicemente immaginando cose reali. Alla fine, le cose reali stesse si manifestano”.
Andrius Arutiunian (1991) è un artista e compositore armeno-lituano che vive e lavora all’Aia.
Lavora con forme sonore ibride, concentrandosi su costruzioni sonore, materiali sonori speculativi e vernacolari, nonché sulla politica dell’ascolto. Lavora spesso attraverso installazioni, oggetti sonori e collaborazioni basate sul tempo con musicisti e artisti.