In concomitanza con la 59° Biennale di Venezia, l’Ateneo Veneto presenta una serie di nuovi dipinti dell’artista tedesco Daniel Richter (1962), nelle sale della Scuola Grande di San Fantin.
Daniel Richter si è affermato a partire dagli anni ’90, quando è passato dal mondo della musica – dove progettava e disegnava poster e cover di dischi – al mondo dell’arte.
Le figure hanno iniziato ad apparire nei suoi lavori negli anni 2000, spesso ispirate da riproduzioni tratte da giornali o libri di storia, poi rese con colori brillanti e descritte dall’artista stesso come una nuova forma di pittura storica.
Da sempre innovatore, le sue opere più recenti rappresentano un ulteriore passaggio innovativo in un linguaggio visivo che si è evoluto nel corso della sua carriera, caratterizzato da intrecci caotici di corpi frammentati su sfondi bicromatici.
I grandi dipinti ad olio presentati per la mostra sono esposti nell’Aula Magna situata al piano terra, mentre la Sala Tommaseo al piano superiore permette ai visitatori di conoscere parte dell’archivio dell’artista, attraverso una selezione di libri, ephemera, paraphernalia e nuovi disegni a inchiostro e collage.
Il percorso della mostra guida il visitatore in un sentiero di ricerca che porta al personale linguaggio di Richter che oscilla tra astratto e figurativo.
Il titolo della mostra, Limbo, si riferisce dunque sia allo spazio spirituale popolato dalle anime che attendono di accedere al paradiso, sia alla spettacolare mossa acrobatica del ballo omonimo, che le figure di Richter sembrano riprodurre.