Per tutta la durata della 59^ Biennale Arte di Venezia, la Fondazione per l’Arte Contemporanea di Londra Parasol Unit presenta Uncombed, Unforeseen, Unconstrained, una mostra collettiva di undici artisti visivi contemporanei internazionali nei locali del Conservatorio di Musica Benedetto Marcello di Venezia.
La scelta del Conservatorio quale location della mostra nasce anche dal fatto che molte opere prevedono forme di collaborazione interdisciplinare tra arte visiva e musica.
Pur esprimendosi con tecniche e media diversi e affrontando una gamma disparata di temi gli artisti (Darren Almond, Oliver Beer, Rana Begum with Hyetal, Julian Charrière, David Claerbout, Bharti Kher, Arghavan Khosravi, Teresa Margolles, Si On, Martin Puryear e Rayyane Tabet) esprimono una profonda preoccupazione per il nostro mondo.
In tutte le opere è presente, infatti, la preoccupazione per un fenomeno comparabile che in termini scientifici è definito come entropia, cioè la misura del disordine, della casualità e dell’imprevedibilità all’interno di un sistema.
L’entropia è divenuta nota grazie alle ricerche del fisico Rudolf Clausius (1822–1888), che nel 1865 introdusse il concetto nel mondo scientifico.
Una particolarità dell’entropia è che può raggiungere un livello pericoloso quando le condizioni esterne- temperatura, pressione e sovraccarico di informazioni e di qualsiasi altro elemento dell’esperienza umana- continuano ad aumentare nel tempo.
In tali circostanze, le molecole all’interno di un sistema diventano sufficientemente animate per agire liberamente e in modo imprevedibile, causando così caos e menomazione irreversibile.
Le conseguenze sono: inquinamento ambientale, riscaldamento globale, razzismo, attivismo politico, rischi per la salute, globalizzazione incontrollata, digitalizzazione non regolamentata, eccessi e sprechi, avidità diffusa, dilagante sete di potere e accumulo sproporzionato di ricchezza tutte condizioni che minacciano seriamente la vita sul pianeta.
Gli artisti in esposizione, nonostante la loro accresciuta consapevolezza e posizione critica nei confronti dell’enorme danno che noi umani stanno arrecando al nostro pianeta, si sforzano tutti con acutezza e mente imparziale di evidenziare alcuni dei problemi sostanziali nella speranza di riaprire una porta al futuro.