VENEZIA, 23.04 - 27.11 2022

BIENNALE ARTE 2022

IL LATTE DEI SOGNI

EVENTI COLLATERALI – Tue Greenfort – Medusa Alga Laguna – BIENNALE ARTE 2022

Image courtesy of Tue Greenfort and KÖNIG GALERIE Berlin, London, Seoul
Image courtesy of Tue Greenfort and KÖNIG GALERIE Berlin, London, Seoul

 

Organizzazione

  • ERES – Stiftung Foundation Monaco di Baviera

Sede

  • Cà Sarasina Castello 1228

Artista

  • Tue Greenfort

Durata

  • 23 aprile – 1 novembre 2022

Per la prima volta la Fondazione ERES è rappresentata come evento collaterale alla Biennale Arte 2022.

La ERES-Stiftung è una fondazione che promuove il dialogo tra scienza e belle arti con sede in Monaco di Baviera.

Con il progetto di Medusa Alga Laguna dell’artista danese Tue Greenfort, la fondazione prosegue a Venezia il progetto espositivo Alga presentato a Monaco nel 2021.

Tue Greenfort (1973) è un artista che vive a Berlino.

Il suo lavoro si orienta verso ampie questioni storico-ecologiche, come il concetto di ambiente, le relazioni sociali e la soggettività umana.

A Kassel, nell’ambito di DOCUMENTA (13), l’artista ha co-curato The Worldly House, un archivio sulla co-evoluzione delle multispecie e vanta esposizioni e interventi presso prestigiose istituzioni culturali e museali a livello internazionale.

In Medusa Alga Laguna l’approccio di Greenfort di incorporare la situazione ecologica di un sito espositivo nella pratica artistica è legato a un focus tematico centrale della fondazione: il dibattito scientifico sui cambiamenti climatici e l’estinzione delle specie.

Venezia con la laguna come ecosistema sensibile e come città particolarmente colpita dai cambiamenti climatici è anche al centro del contributo della Biennale e della preoccupazione della Fondazione di preservare Venezia e il suo patrimonio culturale e artigianale e mantenerlo in vita.

L’installazione “Medusa Alga Laguna” si concentra infatti sulle diverse specie di vita nella laguna.

L’artista introduce il rapporto umano e non umano riflettendo su organismi per lo più trascurati e spesso appena visibili.

Il fascino per la scala delle dimensioni è un punto di partenza per molti dei suoi progetti.

La sua prospettiva micro/macro-cosmo è alla base della sua installazione, che ci trasporta nel mondo della biodiversità delle acque veneziane e rivela la complessità di forme di vita come alghe e meduse.

Le alghe sono forme di vita pre-umane che stanno diventando sempre più un problema significativo nell’equilibrio degli ecosistemi oceanici e nell’impatto globale dell’agricoltura industriale intensificata che ha portato a un eccesso di nutrienti negli oceani del mondo, un fenomeno noto come eutrofizzazione.

Questi sopravvissuti di tre miliardi di anni, creature dell’atmosfera respirabile del pianeta, sono ora una maledizione oltre che una benedizione.

L’uso del vetro da parte di Greenfort è un riferimento alle rappresentazioni realistiche in vetro della famiglia boema Blaschka.

I loro modelli botanici e zoologici in vetro, comprese le creature marittime, erano estremamente popolari a metà del XIX secolo come modelli didattici nelle scienze naturali e come oggetti da collezione.

Il fatto che la “Medusa” di Greenfort sia stata realizzata a Murano stabilisce un legame particolare con la città ma anche una critica ad una mercificazione turistica di un’arte tradizionale.

Gli oggetti in vetro prodotti in serie, comprese le meduse, sono venduti infatti nei negozi di souvenir della città lagunare come oggetti da collezione.

 

ORARI DI APERTURA

  • venerdì, sabato, domenica 11.00 – 18.00
  • (eccetto dal 4 al 27 ottobre)

 

INFO

Organizzazione

La 59. Esposizione Internazionale d’Arte si svolge dal 23 aprile al 27 novembre 2022 (pre-apertura 20, 21 e 22 aprile), curata da Cecilia Alemani. “Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”, ha dichiarato Alemani. Cecilia Alemani è una curatrice con all’attivo numerose mostre su artisti contemporanei, responsabile e capo curatore di High Line Art, programma di arte pubblica della High Line, il parco urbano sopraelevato di New York, nonché già curatrice del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2017.