La Louise Nevelson Foundation presenta un progetto espositivo di portata storica del lavoro dell’artista, figura rivoluzionaria dell’astrazione americana.
Dal 23 aprile all’11 settembre 2022, una grande mostra sarà allestita a Venezia nelle Procuratie Vecchie in Piazza San Marco quale Evento Collaterale ufficiale della 59. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia.
La mostra di tiene esattamente a sessant’anni dalla partecipazione ufficiale di Nevelson
a Biennale arte del 1962.
Nata a Pereiaslav, Ucraina (vicino a Kiev) nel 1899, Louise Nevelson è morta a New York nel 1988.
Trasferitasi negli Stati Uniti con la famiglia nel 1905, nel 1920 si stabilisce a New York
dove studiò presso la Art Students League.
Negli anni Trenta fu assistente di Diego Rivera, e più tardi insegnante d’arte con la Works Progress Administration.
Nel corso dei quattro decenni successivi, la Nevelson divenne una tra gli artisti più rivoluzionari degli Stati Uniti, facendosi conoscere per le sue grandi sculture monocromatiche in legno composte da multipli elementi astratti, spesso disposti in griglie di compartimenti geometrici.
Molti dei suoi lavori sono presenti nei musei e negli spazi pubblici delle più importanti città americane, e in particolare a New York dove un gruppo delle sue sculture monumentali in acciaio ha una collocazione permanente nella Louise Nevelson Plaza, nel Financial District della città.
Profondamente legate ai risultati del Cubismo e del Costruttivismo, le opere della Nevelson incorporano combinazioni inaspettate di forme e di materiali.
Così pure gli assemblages, i collage e i lavori di gioielleria nascevano in relazione profonda con il suo lavoro scultoreo.
Di fatto tutta la sua pratica riflette una instancabile sperimentazione con la materia, con la forma e con lo spazio.
Cuore dell’esposizione saranno le sculture di grandi dimensioni in legno dipinto, pezzi iconici della produzione della Nevelson, tra le quali svettano esempi provenienti da diversi cicli scultorei prodotti negli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta e Ottanta.
Ma si potranno ammirare anche esempi delle sue sculture bianche, tra le quali l’installazione multipla a colonna Dawn’s Presence – Three (1975) e dei suoi rari lavori color oro, come The Golden Pearl (1962).