La mostra, “In Reflections”, richiama l’attenzione sull’architettura prodotta grazie alla collaborazione globale e la vede come risorsa e possibilità per il futuro
PADIGLIONE SERBIA 2023 – BIENNALE ARCHITETTURA 2023 – IN REFLECTIONS 6°27’48.81”N 3°14’49.20”E – Slobodan Jović – Aiutare continente africano

La Serbia si presenta a Venezia per la 18^ edizione della Biennale Architettura con la mostra IN REFLECTIONS 6°27’48.81”N / 3°14’49.20”E, mostra di Iva Njunjić e Tihomir Dičić che esplora il futuro, il presente e il passato dell’architettura attraverso l’obiettivo di una fiera internazionale a Lagos, in Nigeria, nel 1977, prodotto della cooperazione non allineata tra Jugoslavia e Nigeria.
PADIGLIONE SERBIA 2023
Una mostra che risponde in modo quasi diretto all’attenzione della Biennale 2023 nei confronti del continente africano voluta da Lrsley Lokko.
Aiutare continente africano
Nel 1961 Movimento internazionale dei paesi non allineati apprezzava l’anticolonialismo, l’antimperialismo, l’autodeterminazione e la convivenza pacifica. la Jugoslavia, voce autorevole di quel movimento, aveva incoraggiato gli Stati membri a lavorare attivamente insieme attorno a progetti di costruzione volti alla modernizzazione, all’industrializzazione e all’urbanizzazione delle nazioni africane in via di sviluppo, con molti architetti e ingegneri jugoslavi che hanno contribuito in modo significativo alla progettazione effettiva dei progetti.
BIENNALE ARCHITETTURA 2023
Tra i progetti ebbe un ruolo importante il progetto della Fiera di Lagos: 350 ettari di zone umide urbanizzati e sviluppati tra il 1974 e il 1976 dopo essere stati scelti in un concorso internazionale.
La struttura rappresentava lo stato multinazionale appena formato, una finestra sul futuro e una rottura con il passato coloniale.
L’architettura dei padiglioni va riletta guardando al futuro, che è ancora aperto, piuttosto che alle baracche e ai depositi costruiti negli ultimi vent’anni che li circondano.
La mostra del PADIGLIONE SERBIA 2023, “In Reflections”, richiama l’attenzione sull’architettura prodotta grazie alla collaborazione globale e la vede come risorsa e possibilità per il futuro.
Consente agli autori di interagire con paradigmi architettonici costruiti da generazioni che lavorano a Belgrado che hanno avuto la possibilità di lavorare nel mondo non allineato come infrastruttura per il futuro.