PADIGLIONE MESSICO 2023 – Infraestructura utópica: la cancha de básquetbol campesina
PADIGLIONE MESSICO 2023 – BIENNALE ARCHITETTURA 2023 – Diego E Sapién Muñoz – Infraestructura utópica: la cancha de básquetbol campesina

Nel dicembre 2022 l’ Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura, Istituzione del Governo messicano ha invitato con una open call ha invitato gli architetti messicani ad inviare proposte per il progetto espositivo del Padiglione Nazionale del Messico alla Biennale Architettura di Venezia 2023.
La selezione delle proposte e stata effettuata sulla base delle seguenti considerazioni e premesse: partecipazione collettiva inclusiva, diversità culturale, tecnica e materiale, visibilità di luoghi e territori di identità, integrazione ambientale, culturale e il design sociale, e la costruzione, in cui la memoria e la storia di chi li abita è incorporata e valorizzata, la fattibilità della produzione nello spazio destinato al Padiglione del Messico all’Arsenale di Venezia.
PADIGLIONE MESSICO 2023
La scelta è ricaduta sul progetto proposto dallo studio APRDELESP di Città del Messico, che ha presentato l’ipotesi di mostra dal titolo Infraestructura utópica: la cancha de básquetbol campesina / Utopian Infrastructure: The Campesino Basketball Court, che si basa sullo schema di un campo da basket come laboratorio di ricerca inteso, al di là del tema sportivo, come spazio temporaneo di socializzazione per giocare, discutere, lavorare, uscire, luogo di creatività, divertimento e dialogo in uno spazio riconosciuto nel contesto urbano come in ambienti rurali.
Diego E Sapién Muñoz
La squadra impegnbata nella realizzazione è composta da
- Rodrigo Escandón Cesarman per la parte relativa all’architettura, all’urbanistica e al funzionamento del padiglione;
- Mariana Botey per gli aspetti inerenti la museografia e il progetto teorico decoloniale e per gli aspetti legati alla cinematografia, seguita assieme a Salvador Amores e Pablo Escoto Luna;
- Sergio Galaz che si occupa della parte sociologica del progetto;
- Antonio Turok che ha sviluppato la ricerca sul campo e documentaria;
- Sam Law per gli aspetti legati all’antropologia;
- Fabien Capello che ha disegnato gli arredi;
- l’azienda emilio + erandi per la grafica e Radio Nopal per le trasmissioni radiofoniche.