VENEZIA, 20.05 - 26.11 2023

BIENNALE ARCHITETTURA 2023

18. MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARCHITETTURA

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PADIGLIONE ESTONIA – BIENNALE ARCHITETTURA 2023

PADIGLIONE ESTONIA 2023 - BIENNALE ARCHITETTURA 2023 - Home Stage - Raul Järg Estonian Centre for Architecture - Quotidianità tra visitatori

PADIGLIONE  ESTONIA

Sede:

Salizada stretta Castello 96

Commissario

Raul Järg, Estonian Centre for Architecture

Curatori/espositori

Studio b210 composto da Aet Ader, Mari Möldre and Arvi Anderson

PADIGLIONE  ESTONIA – Home Stage

PADIGLIONE ESTONIA 2023 – BIENNALE ARCHITETTURA 2023 – Home Stage – Raul Järg Estonian Centre for Architecture – Quotidianità tra visitatori

 

PADIGLIONE ESTONIA 2023 - BIENNALE ARCHITETTURA 2023 - Home Stage - Raul Järg Estonian Centre for Architecture - Quotidianità tra visitatori

 

Il Padiglione nazionale dell’Estonia alla 18^ Biennale Architettura di Venezia non ha trovato posto all’interno degli spazi organizzati dei Giardini e dell’Arsenale ed è ospitato in un edificio in zona Castello, adiacente il giardino delle vergini spazio espositivo aperto dell’Arsenale.

Raul Järg Estonian Centre for Architecture

Il progetto espositivo Home stage esplora la contraddizione tra il luogo di vita come casa e come valore di scambio.

Un susseguirsi di performer estoni abiterà un mese, individualmente, in un appartamento veneziano in affitto che diventa insieme dimora e palcoscenico, allestito da  Aet Ader, Mari Möldre and Arvi Anderson.

La quotidianità, vissuta e rappresentata in duetto con l’appartamento, si svolge davanti e tra i visitatori della Biennale.

Questi i performer partecipanti: Liisa Saaremäel (stager and performer), Keithy Kuuspu (stager and performer), Arolin Raudva, Kirill Havanski, Anumai Raska, Külli Teetamm, Eline Selgis, Paula Veidenbauma, Johhan Rosenberg, Jan Kaus.

Inoltre, Kadri Klementi (per la pubblicazione dei testi), Margus Tammik (per le soluzioni tecniche), Markus Robam (sound designer), Kairi Mändla (scenografa), Kertin Vasser (fotografa).

BIENNALE ARCHITETTURA 2023

La mostra nasce dalla considerazione che intorno a noi si incarnano le contraddizioni tra case e immobili, sogni e realtà, inquilini e proprietari, residenti e visitatori. L’alloggio non riguarda solo la vita: gli investimenti e la speculazione sono diventati lo scopo principale di un numero sempre maggiore di abitazioni, poiché i prezzi degli immobili e degli affitti continuano a crescere.

I centri urbani sono costituiti da “colonne di denaro” in cui l’abitare stesso è diventato ridondante.

Il senso di stabilità della casa/home come spazio intimo della propria persona, un luogo per la storia personale e familiare, è in contrasto con la natura flessibile e temporanea del settore immobiliare, dei rapidi mercati di compravendita per i quali la  ‘casa’  è espressione di uno stile di vita, prodotto usa e getta.

Home stage è una rappresentazione di situazioni comuni: di chi entra in una casa  come ospite a una festa o esploratore di architettura o, invece, un vicino curioso se non un investitore dilettante.

I performer faranno entrare nella casa in situazioni le più varie.

Dal 20 maggio al 30 settembre:

Tutti i giorni eccetto lunedì : 11.00 – 19.00 (ultimo ingresso: 18.45)

Dal 1° ottobre al 26 novembre:

Tutti i giorni eccetto lunedì: 10.00 – 18.00 (ultimo ingresso: 17.45)

Aperture straordinarie:

tutte le sedi: 22 maggio, 14 agosto, 4 settembre, 16 ottobre, 30 ottobre, 20 novembre  Solo Arsenale fini 20 settembre: venerdì e sabato apertura prolungata fino a ore 20.00  (ultimo ingresso: 19.45)

Sarà aperta al pubblico da sabato 20 maggio a domenica 26 novembre 2023, ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera la 18. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo The Laboratory of the Future a cura di Lesley Lokko, organizzata dalla Biennale di Venezia.
Lesley Lokko nel 2020 ha fondato ad Accra, in Ghana, l'African Futures Institute, scuola di specializzazione in architettura e piattaforma di eventi pubblici. Nel 2015 aveva fondato la Graduate School of Architecture a Johannesburg. Ha insegnato negli Stati Uniti, in Europa, in Australia e in Africa. Ha ricevuto numerosi premi per il suo contributo all’insegnamento dell’architettura.

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