13 fotografe italiane e internazionali propongono una riflessione sulla qualificata presenza femminile nel mondo della fotografia
BIENNALE DONNA XVIII Attraversare l’immagine. Donne e fotografia tra gli anni Cinquanta e gli anni Ottanta
Ferrara ospita da settembre la XVIII edizione della Biennale Donna.
L’ iniziativa si inserisce all’interno del progetto Creatività Donna che l’UDI , Unione donne italiane ha avviato dal 1948, con eventi che esplorano forme e linguaggi dell’arte femminile.
La Biennale Donna2020 è centrata sul tema della fotografia con l’obiettivo di indagare il mondo della fotografia al femminile, mettendone in luce i filoni di ricerca più originali.
L’esposizione presenta le opere di 13 fotografe italiane e internazionali:
La mostra si apre con ricerche a sfondo antropologico della fine degli anni Cinquanta per arrivare agli anni Sessanta, che hanno segnato l’avvio di significative lotte in nome di un cambiamento radicale della cultura e della società, per il raggiungimento di libertà individuali e di conquiste democratiche.
In mostra si incontrano nomi illustri della storia della fotografia , dall’americana Diane Arbus (New York 1923-1971) alla sua quasi coetanea Lori Sommartino (1924-1971); dalla palermitana Letizia Battaglia (1935) alla cilena Mari Mahr(1941).
Non mancano le ricerche architettoniche di Petra Wunderlich (1954) o le ricerche sul disagio femminile di Francesca Woodman (1958-1981),
La documentazione del mutamento della condizione femminile è proposto Paola Agosti (Torino, 1947), tra le più acute fotogiornaliste italiane, di cui viene presentato un intenso reportage sull’apartheid realizzato negli anni Ottanta in Sudafrica.
Della francese Françoise Demulder (Parigi, 1947 – 2008), la prima donna a vincere nel 1977 il World Press Photo, il più prestigioso premio fotografico del mondo sono proposti due reportage di guerra ambientati in Libano e in Cambogia .