Autore di cose minuscole che hanno la capacità di trasformarsi in “frightful beasts”, bestie spaventose come il virus emerso dalla Cina
Bestrizal Besta – Seeing The Unseen
Fondata nel 1992, Primo Marella Gallery ha vissuto con il passare del tempo una grande espansione.
Nel dicembre 2004 la galleria apre uno spazio a Pechino collocato nel prosperoso distretto 798 e nel 2007 segue l’apertura di una nuova sede a Milano.
In un periodo in cui il persistere della Pandemia da Covid19 rende incerta l’apertura della Galleria al pubblico, Primo Marella ha programmato una serie di mostre in cui le opere sono proposte online nella piattaforma Viewing Room.
Dal 3 marzo la piattaforma Viewing Room propone l’artista indonesiano Besta Bestrizal, nato nel 1973, in una mostra dal titolo Seeing The Unseen/ Vedere l’invisibile.
Il lavoro di Besta è facilmente identificabile per i suoi scenari surreali, una tavolozza tendente al monocromatico e dettagli intricati.
Besta lavora principalmente con la pittura.
Le sue opere mostrano una padronanza ed una maestria incredibile nell’uso del carboncino, usato su tele di grandi dimensioni, sulle quale dipinge soggetti aventi significati simbolici, inquietanti, gioiosi e misteriosi, che possono portare a moltissime scoperte e interpretazioni.
Le sue opere ruotano attorno ai temi dell’umanità, della scienza e dell’arte.
La Scienza, in particolare modo, è spesso l’elemento cardine delle sue opere: è attorno alla Scienza che ruota ogni cosa.
Essa ha un ruolo fondamentale, nel suo continuo mutare ed evolversi.
Un’evoluzione che per l’artista non è sempre un progresso o un miglioramento, ma che al contrario può rivelarsi una regressione, un arretramento.
Una scienza che spesso non è in grado di affrontare i fenomeni climatici e ambientali che attanagliano e che minacciano costantemente il globo.