Benjamin Li ha visitato oltre 1.000 ristoranti “cinese-indisch” nei Paesi Bassi, creando un archivio di immagini, con menu, stoviglie e storie personali
Foam Fotografiemuseum Amsterdam ospita la mostra fotografica BENJAMIN LI. In Search of Perfect Orange, fino al 1 dicembre
FOAM/ Fotografiemuseum Amsterdam è un museo fotografico internazionale e poliedrico, che collega diverse visioni e prospettive per rendere l’arte della fotografia accessibile a tutti.
La mission di FOAM è di offrire la conoscenza di uno strumento che ha il potenziale di incoraggiare il dialogo creando connessioni tra cultura visiva e il mondo attorno a noi.
Il suo strumento principale sono le mostre, con particolare attenzione agli artisti, maschi e femmine, che hanno segnato la storia della fotografia
Dal 30 agosto 2024 FOAM presenta In Search of Perfect Orange, una mostra giocosa dell’artista concettuale di Rotterdam Benjamin Li.
Attraverso il suo lavoro, Li esplora temi come identità, appartenenza, lavoro e patrimonio culturale, usando il cibo come lente attraverso cui approfondire questi argomenti complessi.
L’allestimento della mostra trae ispirazione dal ristorante “Chinese-Indisch”, un genere culinario in parte plasmato dalla storia coloniale dei Paesi Bassi.
Dal 2014, Li ha visitato oltre 1.000 ristoranti “cinese-indisch” nei Paesi Bassi, creando un archivio di menu, stoviglie e storie personali.
Attraverso fotografie, video, sculture e puzzle con immagini di piatti “cinese-indisch”, esplora la ricchezza, la varietà e il fascino di questi ristoranti.
Tuttavia, per Li i ristoranti rappresentano più di un semplice piacere culinario; simboleggiano la resilienza della sua famiglia e un più ampio percorso verso l’integrazione per la diaspora asiatica nella società olandese.
Molti dei suoi parenti, compresi i suoi genitori, hanno lavorato nei ristoranti per costruirsi una vita nella loro nuova patria.
Attraverso la sua arte, Li onora questi locali, sebbene spesso fraintesi, evidenziandone il significato culturale e storico.
Così facendo, il suo lavoro sfida gli stereotipi e i pregiudizi affrontati dagli asiatici nei Paesi Bassi, concentrandosi su identità, rappresentazione, spostamento, abitudini alimentari e senso di casa.