La fotografa olandese di origine spagnola Bebe Blanco Agterberg esplora il processo di ricostruzione e la distorsione della narrazione all’interno della memoria.

Bebe Blanco Agterberg Theatre of Broken Memories

AMSTERDAM – FOAM/ Fotografiemuseum Amsterdam Keizersgracht 609

Dal 09/12/2022 al 05/03/2023

FOAM/ Fotografiemuseum Amsterdam è un museo fotografico internazionale e poliedrico, con sede ad Amsterdam.

Dal 9 dicembre 2022 propone tra le sue mostre temporanee una personale di Bebe Blanco Agterberg dal titolo Theater of Broken Memories.

Bebe Blanco Agterberg (1995) è una narratrice visiva olandese, con sede ad Amsterdam. ⁠

Per meglio comprendere la natura del suo lavoro possono essere illuminanti le sue parole

“Il mio lavoro si concentra sull’assenza.

Assenza che cerchiamo di riempire con informazioni.

Mia madre ha trovato la sua famiglia biologica attraverso uno show televisivo olandese e anche se si è riunita con i parenti, rimangono molte domande, incluso il motivo per cui è stata data in adozione.

Mia madre è nata in Spagna nel 1964, quando regnava il dittatore Francisco Franco.

Mi è sempre sembrato strano non poter parlare del passato di mia madre semplicemente perché non sappiamo esattamente cosa sia successo.

Con il mio lavoro, sono lì per esplorare il processo di ricostruzione e la distorsione della narrazione all’interno della memoria.

La causa di questa cancellazione di memoria deriva dalla legge spagnola sull’amnistia del 1977, che ha introdotto il Patto dell’oblio.

Dopo la morte di Francisco Franco nel 1975, il governo ha preso la decisione di dimenticare ufficialmente i 40 anni di dittatura.

Legalmente, ciò significava che i crimini sotto la dittatura di Franco non venivano perseguiti.

Negli spazi pubblici, significava che i resti visibili di questi crimini erano oscurati.

Così la memoria collettiva spagnola prima del Patto era frammentata, distorta e offuscata.

Chiunque guardi allora il lavoro di Agterberg può percepire una storia oscura, e ciò che sta esattamente al suo centro non è immediatamente chiaro.

Questo è ciò che rende affascinanti le sue immagini: indaga non solo la malleabilità dei ricordi ma anche come le persone, volenti o nolenti, cercano di riempire i vuoti all’interno.

La politica, i media e i cittadini giocano un ruolo di primo piano nel suo lavoro: sono indissolubilmente legati, ma si trovano anche in una continua lotta per il potere.