A Verona un viaggio nella storia di dieci anni d’arte con sei artisti che hanno segnato l’arte italiana
Astratta anni ’50: Afro Dorazio Sanfilippo Scialoja Tancredi Vedova
Dal 1968, anno della fondazione, la Galleria dello Scudo si occupa di arte moderna e contemporanea italiana. In collaborazione con enti pubblici ha organizzato importanti rassegne di carattere strettamente scientifico, che per il taglio inedito hanno suscitato viva attenzione di critica e di pubblico.
La Galleria dello Scudo gode di notevole prestigio internazionale e ha collaborato per mostre con istituzioni come la Tate Gallery di Londra, la Phillips Collection di Washington, il Metropolitan Museum e il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, il Musée d’Orsay e il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris di Parigi.
Dal 19 dicembre 2020 organizza nella sede veronese una mostra che rappresentaun decennio cruciale della pittura italiana, gli anni Cinquanta.
Si tratta di un periodo in cui sono maturate esperienze che hanno visto artisti italiani sviluppare un tipo di ricerca, stilistico, tecnico e critico all’altezza del panorama internazionale.
La mostra si concentra su sei artisti Afro (1912-1978), Piero Dorazio (1927-2005), Antonio Sanfilippo(1923-1980), Toti Scialoja (1914-1998), Tancredi Parmeggiani (1927 -1964) ed Emilio Vedova (1919-2006).
Il lavoro e gli esiti delle ricerche di questi artisti furono infatti oggetto di interesse da parte di artisti, collezionisti e critici europei e americani che riconobbero capacità innovativa e tratti distintivi in ognuno di loro.
Una classe di artisti di primo livello che hanno segnato in modo significativo la pittura italiana nel secondo dopoguerra.
