Arte e storia: il Barocco

Questa volta parliamo del Barocco definita l’”epoca d’oro” dell’arte dell’ intaglio e delle opere dorate.Nasce in un periodo compreso tra il 1645 e il 1720.  In Italia si suddivide in due periodi: barocco (iniziale) che va dal 1615 al 1675 ed il barocco puro o pieno che va dal 1675 al 1720. In Francia tra il 1613 ed il 1715 nasce lo stile Luigi XIV detto il re Sole. In questo periodo grazie alla costruzione della reggia di Versaille, detta la gabbia dorata, gli ambienti si impreziosiscono di cornici e mobili riccamente dorati e laccati. Tra consolles e specchiere si affacciano mobili di nuova fattura: la comode a tre cassetti, gli armadi, il bureau mazzarin, seggiole, sgabelli, divani e poltrone. Le gambe del mobilio sono tronco-piramidali e tronco-coniche e la loro particolarità è rappresentata da un dado di raccordo intagliato tenuto insieme da una traversa a X centrale. Il mobilio si arricchisce, inoltre, di bronzi dorati. I materiali usati per la costruzione di cornici e mobili sono: noce per le parti esterne, pioppo, abete, olmo, castagno e rovere per le parti interne o intagliate. Gli incastri sono a coda di rondine e c’è un largo uso di chiodi e colla.

Le decorazioni sono rappresentate dalle foglie di acanto arricciate in punta, pilastri e colonnine, cariatidi e telamoni, molto lavoro di intaglio e doratura a profusione. Nasce la marqueterie di Boulle, famoso intarsiatore francese che arricchiva il mobilio con intarsi in peltro, tartaruga, avorio e madreperla. Nelle Fiandre, invece, nasce il barocco fiorito in cui sia le cornici che i mobili sono riccamente decorati con elementi floreali; in questo periodo nascono le grosse botteghe artigianali o cooperazioni di artigiani, nelle quali le varie specializzazioni collaboravano strettamente tra di loro: intagliatori, falegnami, stuccatori, decoratori, laccatori, doratori e tappezzieri.  In Italia, all’inizio del 1700, nella città di Venezia nasce la figura del marangon de soaz (artigiano della cornice) che aveva l’incarico di eseguire le cornici su commissione.Sempre a Venezia nasce la cornice detta “canaletto” il cui nome deriva dal pittore veneziano Antonio Canal detto il Canaletto. Questa cornice era costituita da aste lisce i cui angoli erano finemente intagliati a bassorilievo; anche il profilo e la battuta erano finemente intagliati con piccoli elementi floreali. Di solito queste cornici venivano realizzate con lacca (i colori dominanti delle lacche erano il verde e l’avorio) e oro zecchino applicato sugli intagli. Un’altra tecnica realizzata sia nelle cornici che nel mobilio era la cosiddetta “arte povera”. La superficie delle cornici o dei mobili, dopo essere stata preparata con gesso e colla e dipinta a tempera grassa (tempera addizionata a bolo o grassello di calce o caseina), veniva decorata con figurine di carta incollate mediante colla animale o mastice; le figurine venivano poi dipinte a tempera o con colori oleosi, lo spessore della carta veniva annullato applicando fino a 18-20 mani di sandracca,( la superficie veniva levigata con pelle di daino e polvere abrasiva tra una mano e l’altra di sandracca). In Italia nasce la moda delle cineserie: mobili, pannelli e boiserie erano trattati con lacca nera o rossa e decorati con la pastiglia cinese dorata in argento a mecca (introduzione delle mecche colorate). Gli oggetti venivano lucidati con una vernice francese chiamata vernis Martin dal nome dei loro scopritori i fratelli Martin; questi artigiani avevano trovato il modo di copiare la ricetta della vernice cinese; la vernis Martin fu chiamata anche cipolene perché pare contenesse spremuta d’aglio.

 

(Articolo a cura di Loredana Rizzo)

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