Una mostra dal grande valore didattico e documentario, che ricostruisce i cantieri allestiti per edificare i grandi santuari dorici di Selinunte.
Ars aedificandi. Il cantiere nel mondo classico
Dal 4 luglio 2022, tra Cave di Cusa e il Parco Archeologico di Selinunte, viene proposta la mostra Ars aedificandi. Il cantiere nel mondo classico che fa conoscere macchinari, tecniche e sistemi costruttivi usati nell’antichità per realizzare i templi.
Prodotta e organizzata da MondoMostre in collaborazione con il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, diretto da Felice Crescente, è promossa dalla Regione Sicilia, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.
La sua particolarità sta nel fatto che l’esposizione delle macchine, si snoda tra Cave di Cusa e il Parco Archeologico di Selinunte.
Un’esposizione quindi dal grande valore didattico e documentario, che ricostruisce i cantieri allestiti per edificare i grandi santuari dorici di Selinunte.
Ripercorrendo le descrizioni delle fonti antiche e le descrizioni iconografiche dei viaggiatori del Gran Tour la mostra segue infatti il percorso dei cosiddetti rocchi fino al Parco archeologico, dove sono posizionate le macchine in scala 1:1.
Sulla collina orientale e sull’Acropoli sono state ricostruite dieci “macchine” tra cui una gru (alta 12 metri, riprodotta in scala reale), carri e slitte per il trasporto del materiale lapideo; strumenti di misura come il corobate (strumento romano usato per misurare la pendenza del terreno).
Come chiarisce il direttore del Parco, la mostra ai fini didattici è interessante per due motivi:
da un lato, come rilevato da illustri archeologi, l’interesse sta nel fatto che le macchine così come ricostruite sono ancor più fedeli rispetto ai templi selinuntini;
dall’altro lato l’interesse è dato dal fatto che la mostra riguarda la possibilità di seguire in modo coerente i diversi momenti, da quello estrattivo dei materiali da costruzione, nel sito di quelle Cave di Cusa attive già dal VI secolo a.C., e quello dello spostamento dei blocchi e della costruzione degli edifici sacri nella zona dell’Acropoli.
La mostra è inserita nel progetto Costa del Mito che propone a Selinunte e Gela, porte d’accesso della Costa del Mito sul Mar Mediterraneo dei ed eroi raccontati come mai prima d’ora.
Gela e Selinunte sono entrambe una straordinaria meta del turismo culturale che, tra mare, storia, cultura, tradizioni e enogastronomia, valgono un viaggio in Sicilia.
A Gela è aperta invece la mostra Ulisse in Sicilia. I Luoghi del mito.