Aron Demetz, discendente da una famiglia di scultori della val Gardena, in linea con la tradizione di famiglia usa prevalentemente il legno, ma andando oltre queste tradizioni affida al legno un valore che va ben oltre il fatto di essere materiale di lavoro.
ARON DEMETZ. AUTARKEIA. IL RICHIAMO DELLA MATERIA
Dal 15 gennaio il Museo MARCA di Catanzaro ospiterà la mostra ARON DEMETZ. AUTARKEIA. IL RICHIAMO DELLA MATERIA.
Una mostra che si aggiunge alle tante che in questo periodo l’artista gardesano sta tenendo in molti musei internazionali e in altrettante prestigiose sedi italiane.
Le sue sculture realizzate prevalentemente in legno, sono inoltre premiate dall’attenzione della critica e dei collezionisti di tutta Europa.
Nato nel 1972 Aron Demetz vive e lavora a Serva di Val Gardena dove da subito ha studiato le tecniche tradizionali dell’intaglio del legno.
Per Aron Demetz i materiali costituiscono un paradigma infinito di possibilità creative, molte delle quali stimolate dalla materia stessa e dalle sue prerogative chimiche, fisiche e organolettiche.
Nel suo lavoro Demetz fa dialogare gli elementi costitutivi della scultura nella sua essenza, ovvero gravità, peso, ricerca della tridimensionalità.
Tuttavia, utilizzando la ricchezza della materia stessa, il legno, egli va alla ricerca di elementi nuovi come movimento e tempo-durata, soprattutto nella sua dimensione installativa.
Discendente da una famiglia di scultori e originario della Val Gardena, terra di scultori di altari lignei presenti nelle chiese di tutto il mondo, con Demetz le forme tradizionali divengono altro così come diventa altro il ruolo assunto dal materiale lavorato abilmente dall’artista.
In Demetz il legno diventa autore di un racconto e le resine provenienti dagli alberi delle sue montagne, per effetto del fuoco, corrodono e riplasmano l’oggettiva bellezza delle forme, creando piaghe sugli adolescenziali corpi nudi intagliati.
Progressivamente si assiste all’ingresso in scena di altri materiali: il bronzo, il gesso, il vetro, così come alla figura singola si affiancano gruppi di figure infine le installazioni.
La mostra al MARCA propone una serie di opere che sono testimoni del percorso di questa appassionata ricerca espressiva.
Sono figure in legno, bronzo, in gesso e vetro, a conferma come in Demetz la scultura sia pensiero tradotto in forma, elaborazione filosofica tradotta in prassi plastica.
Non mancheranno i disegni che permetteranno al visitatore di comprendere la valenza centrale dell’istanza grafica, come elemento progettuale e struttura in potenza dell’esito plastico finale.