Nei lavori di Armen Eloyan l’assurdità del comportamento umano appare al tempo stesso tragica e farsesca
Galleria Tim Van Laere di Roma ospita la mostra ARMEN ELOYAN. Couples, aperta al pubblico fino al 5 luglio

Tim Van Laere è una galleria d’arte con sede ad Anversa, Belgio e a Roma.
Dal 10 maggio la galleria ospita nella sua sede romana la prima personale a Roma dell’artista armeno Armen Eloyan (Yerevan, 1966), da tempo presente nella sede belga della galleria.
In questa mostra, Eloyan presenta una nuova serie di dipinti, sculture in legno e ceramiche.
Noto per il suo stile crudo ed espressivo che fonde elementi dell’immaginario cartoon, dell’astrazione e della narrazione personale, Eloyan presenta opere che sono potenti riflessioni sulla società contemporanea, ricche di arguzia, ironia e una profonda comprensione della natura umana.
Anche se nato in Armenia, nella sua formazione artistica Eloyan ha permeato il suo lavoro con elementi ispirati alla cultura americana e dell’Europa occidentale, dimostrando una particolare fascinazione per i fumetti e le strisce quotidiane di George Herriman, di cui ha adottato lo spirito giocoso con influenze ancheda Philip Guston, Willem de Kooning e Paul McCarthy.
Nell’universo di Eloyan, l’assurdità del comportamento umano appare al tempo stesso tragica e farsesca.
I suoi personaggi – spesso entità contorte e fumettistiche – sembrano parodiare non solo gli individui, ma le strutture della società stessa.
Criticano l’assurdità della vita moderna, il consumismo e l’alienazione che ne consegue, offrendo una riflessione su come cultura e identità vengano costantemente rimodellate e ridefinite.
Che siano grottesche o pietose, le sue opere riflettono le nostre contraddizioni con brutale chiarezza.

Linguaggio, identità e narrazione si sgretolano nell’opera di Eloyan.
I simboli perdono la loro stabilità; ciò che un tempo sembrava leggibile diventa opaco.
C’è una tensione deliberata tra ciò che appare familiare e ciò che appare illeggibile – un riflesso, forse, di un mondo in cui la verità è sfuggente, la coerenza è sfuggente e le immagini ingannano tanto quanto rivelano.