La Mostra di Pietro Donzelli porta Napoli alla Fiera del Libro di Francoforte
Aria di Napoli. Pietro Donzelli alla Fiera del Libro 2024 a Francoforte con straordinarie immagini neorealistiche del dopoguerra
Alla Fiera del Libro di Francoforte 2024 l’Italia è paese ospitante.
Per l’occasione, nel “gabinetto” della Kunststiftung DZ Bank/ DZ Bank Art Foundation, dal 5 settembre viene proposta la mostra PIETRO DONZELLI – Aria di Napoli.
La città partenopea nel dopoguerra raccontata da Pietro Donzelli in una mostra alla Fiera del Libro a Francoforte. Aria di Napoli racconta quindi, attraverso immagini neorealistiche, l’umanità e la vera vita in quegli anni.
Nato a Monte-Carlo, Monaco nel 1915 e morto a Milano nel 1998, il fotografo Pietro Donzelli è considerato uno dei rappresentanti più importanti del Neorealismo italiano.
Egli infatti lancia una visione poetica dei Napoli del periodo postbellico tra il 1948 e il 1952.
La mostra Aria di Napoli è stata realizzata in collaborazione con Renate Siebenhaar e l’Archivio Pietro Donzelli.
Era stato soldato tra il 1943 e il 1945, restando profondamente segnato dagli orrori della guerra.
Dopo la fine della guerra a Milano si dedica, oltre al lavoro di disegnatore tecnico per la locale compagnia telefonica, alla fotografia.
Pietro Donzelli, attraverso la sua partecipazione alla rivista “Fotografia”, a un’associazione di fotografi e all’organizzazione di mostre internazionali, ha dato dunque un grande contributo al discorso teorico della fotografia d’avanguardia in Italia.
Appassionato di cinema, entra in contatto quindi con le tecniche di illuminazione del cameraman Lion Nee, che ammira nei set cinematografici di Milano.
Egli tradusse la guida della luce del pittore Caravaggio (1571-1610) in immagini in movimento del film in bianco e nero.
La visione cinematografica di Pietro Donzelli è inoltre influenzata dalla produzione cinematografica del cosiddetto neorealismo italiano che amplia la dimensione socio-politica del linguaggio documentario. Si allontana così dalle immagini di carta-maschera e dalle narrazioni trasfigurate della propaganda fascista pre-bellica.
Si dedica quindi alla realizzazione di immagini neorealistiche, capaci di raccontare la città di Napoli nel dopoguerra.
Dopo il trauma della guerra, il compito principale della fotografia per Pietro Donzelli era “avvicinare le persone al popolo“, per mettere l’umanità in primo piano.
Sullo sfondo dei grandi paesaggi dell’Italia postbellica, l’artista crea dunque immagini atmosferiche che prendono una visione esistenzialista delle persone e della loro realtà della vita.