La mostra che avvia il progetto di rivisitazione di trent’anni di attività della galleria Fumagalli.
ARCHITETTURA -SPAZIALITÀ- ARTEFATTO (MY30YEARS. Coherency in Diversity)
Fondata a Bergamo nel 1971, la galleria Fumagalli si è trasferita a Milano nel 2016.
Il programma della Galleria era inizialmente improntato all’Informale, all’Arte Astratta e alla Pittura Analitica esponendo gli artisti Carla Accardi, Pietro Consagra, Giorgio Griffa, Pino Pinelli, Giò Pomodoro, Giuseppe Uncini, Claudio Verna.
Nel 1997 la galleria ha iniziato a collaborare con Agostino Bonalumi e nell’anno seguente con Enrico Castellani.
Significative sono anche le collaborazioni con alcuni dei principali rappresentanti del movimento dell’Arte Povera avviate a partire dalla fine degli anni ‘90, tra questi Piero Gilardi, Jannis Kounellis e Gilberto Zorio.
Con il nuovo millennio la galleria ha allargato i suoi orizzonti anche ad altri artisti presenti nello scenario internazionale.
Per valorizzare gli ultimi trent’anni di attività la Galleria ha avviato un progetto espositivo denominato MY30YEARS. Coherency in Diversity un calendario di iniziative espositive e digitali che ripercorreranno tre decenni di scelte curatoriali frutto di un’intensa attività di ricerca di una galleria che ha partecipato attivamente al sostegno degli artisti e allo sviluppo dell’arte contemporanea
Primo di questi eventi, dal 26 maggio la galleria ospita la mostra Architettura-Spazialità-Artefatto.
Una mostra che presenta congiuntamente le opere di Anne & Patrick Poirier, Marco Tirelli, Giuseppe Uncini consentendo una lettura plausibile e poeticamente efficace di certi loro orientamenti tematici senza voler suggerire alcuna forzata uniformità.
I termini architettura, spazialità, artefatto, infatti, si concretizzano nelle loro opere in modi diversi, coniugando però connotazioni architettoniche, ricerca della presenza spaziale e significato metaforico dell’artefatto.
Anne e Patrick Poirier sono tra le coppie più celebri della scena artistica internazionale: una simbiosi creativa che ha preso corpo cinquant’anni fa.
Anne è nata nel 1941 a Marsiglia e Patrick nel 1942 a Nantes.
La coppia combina forme architettoniche archetipiche a significati ed esperienze umane attuali, restituendo una continua reinterpretazione metaforica e un aggiornamento dell’eredità storico-culturale.
Marco Tirelli è nato nel 1956, diplomandosi all’accademia di belle arti di Roma.
Egli presenta forme architettoniche volutamente enigmatiche, recanti poetiche allusioni a ricordi personali, spunti immaginari e associazioni mentali avulsi da qualsiasi contesto comprensibile, di fronte a cui lo spettatore diventa partecipe di un evento indefinito e spirituale che si svolge in uno spazio metaforico.
Di Giuseppe Uncini (1929- 2008) vengono presentate opere che si dispiegano immediatamente nello spazio come concrete, tangibili, eppure fondamentalmente mai mimetiche bensì astratte, che trasmettono una situazione spaziale stimolante, dinamica e un senso di nobile semplicità.