In mostra a Vienna i temi che per quarant’anni il fotografo giapponese Nobuyoshi Araki ha indagato e rappresentato nella leggendaria serie Sentimental Journey.
ARAKI
L’ALBERTINA MODERN è il nuovo museo d’arte austriaco per l’arte moderna e contemporanea di Vienna.
Il suo sguardo è rivolto sia alla produzione artistica internazionale che alla variegata arte contemporanea in Austria dopo il 1945.
Fino al 29 agosto Albertina Modern propone una mostra del fotografo Nobuyoshi Araki
Nobuyoshi Araki è uno dei fotografi contemporanei più importanti e influenti del Giappone.
Le sue opere attirano l’attenzione e le polemiche ben oltre il pubblico fotografico classico.
Nobuyoshi Araki, nato a Minowa-Tokyo nel 1940, ha iniziato la sua carriera artistica nel 1964 con fotografie di bambini in città.
Negli anni ’70, Araki si lascia gradualmente alle spalle la stampa e la fotografia giornalistica e inizia invece a esplorare le questioni esistenziali e gli abissi della vita umana, rivolgendosi sempre più a temi erotici.
Temi ricorrenti nel lavoro dell’artista sono la sua ossessiva preoccupazione per la sessualità e la morte, la fusione tra documentario e narrativa di fantasia e il confronto di Araki con la censura.
La mostra all’ ALBERTINA MODERN si concentra sul ruolo di Araki all’interno dei movimenti d’avanguardia di Tokyo e sull’influenza del suo lavoro nel rinnovamento radicale della classica fotografia documentaria dagli anni ’60 in poi.
Il suo debutto fotografico sul ragazzo della classe operaia Satchin e suo fratello Mabo (1963) è rappresentato così come una serie sulla vita urbana a Tokyo.
Il fulcro della mostra è la leggendaria serie Sentimental Journey
In questo progetto durato quasi quarant’anni (1971–2010), Araki usa foto simili a istantanee e schiette di sua moglie Yoko per elevare la propria vita come tema.
Paragonabili a un diario, le immagini intime mostrano la luna di miele, la coppia che vive insieme e la morte prematura di Yoko.