Galleria d’arte e bottega d’antiquariato Antichità Giglio si presenta alla Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze con proposte di alta qualità.
Antichità Giglio: Capolavori da “Viaggio in Italia”
Dal 24 settembre al 2 ottobre 2022, le sale di Palazzo Corsini ospiteranno la XXXII edizione di BIAF, la Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze.
Gli stand n. 71 e 73 di BIAF ospitano Antichità Giglio, nata negli anni ’70 come bottega di restauro e cresciuta come Galleria d’arte milanese grazie alla conoscenza pratica e tecnica del mobile di Lino Giglio, unita alla passione per il mondo dell’arte e dell’antiquariato.
Per BIAF 2022 Antichità Giglio si presenta con alcune interessanti proposte che aiutano a meglio conoscere come l’alto artigianato del XVIII e XIX secolo abbia realizzato vere e proprie opere d’arte.
Tra le proposte una Commode attribuita a Giovanni Ermans, ebanista attivo a Roma intorno al 1765, lavorata per il Cardinale Flavio II Chigi, in cui lo stile Rococò francese incontra il gusto italiano, specialmente negli ornamenti e nel sapiente utilizzo dei metalli, come si può ben vedere dalle volute e motivi a conchiglia in metallo dorato e dal ciglio in bronzo che profila il piano sagomato della commode.
E ancora, la Scrivania meccanica di Luigi e Angiolo Falcini, (1835 – 1855) eseguita su commissione del marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona: uno scrittoio di legno intarsiato con avorio e madreperla, finemente decorato con intarsi floreali, girali di foglie d’acanto, uccelli, piccole ghirlande, con al centro lo stemma dei Panciatichi unito a quello dei Ximenes d’Aragona.
La scrivania arredava probabilmente una delle sale dei due palazzi cittadini abitati dal marchese Panciatichi e doveva essere stata utilizzata dal suo illustre proprietario che si era rivolto all’allora famoso laboratorio di mobilia intarsiata dei fratelli Falcini, i quali misero a punto una sofisticata tecnica per la tintura e l’ombreggiatura dei legni in grado di dare risalto alle composizioni di fiori e foglie, divenuta poi la cifra stilistica del loro laboratorio
Non solo rari pezzi di antiquariato ma anche dipinti di grande valore storico e artistico; Antichità Giglio presenta al BIAF due dipinti di Jakob Philipp Hackert.
Veduta del Monte Pisano con l’Acquedotto Mediceo (1799) e Veduta di Livorno dal Santuario di Montenero (1800) sono due capolavori molto rari in quanto risalgono al breve soggiorno del pittore in Toscana tra ‘700 e ‘800 tra Pisa, Livorno e Firenze.
Entrambe le opere sono molto dettagliate nella descrizione del territorio, grazie ad una straordinaria resa della luce che rivela ogni aspetto del paesaggio.
In Veduta del Monte Pisano con l’Acquedotto Mediceo l’occhio dello spettatore si perde nella campagna sottostante dove si intravvede verso il centro del dipinto il celebre acquedotto mediceo.