Una mostra collettiva sullo stato di limbo mentale e spirituale presente in ogni rito di passaggio.
Anti-Structure
La DESTE Foundation for Contemporary Art è un’istituzione senza scopo di lucro fondata a Ginevra nel 1983 dal collezionista Dakis Joannou.
Attraverso il suo spazio espositivo ad Atene, in Grecia, DESTE si impegna in un ampio programma espositivo che promuove artisti emergenti e affermati e mira ad ampliare il pubblico per l’arte contemporanea, migliorare le opportunità per i giovani artisti ed esplorare le connessioni tra arte contemporanea e cultura.
Fino al 27 ottobre la galleria ateniese della Fondazione ospita una mostra collettiva: Anti-Structure.
Coniato nel 1969 dall’antropologo culturale Victor Turner (1920-1983), “anti-struttura” è uno studio dello stato di limbo mentale e spirituale che è caratteristico dello stadio liminale di ogni rito di passaggio.
Quando l’essere, non ancora passato alla fase successiva, si trova nel mezzo, rimane avvolto in un perenne sconvolgimento e disordine e in un vuoto soprannaturale.
Prendendo come punto di partenza un’installazione immersiva con opere di Urs Fischer e ponendola in dialogo con il lavoro di ventuno artisti greci e ciprioti di varie generazioni e modalità, Anti-Structure esplora il regno inverosimile delle linee sottili tra ordine e caos, stasi e flusso, struttura e fragilità.
Non è insolito trovare sacche di novità clandestine che ribollono nel profondo della metropolitana, ai margini pregnanti dell’ordine normativo.
È in queste terre di stranieri ed esuli che si trova terreno fertile per il pensiero radicale e le idee molto strane.
Sono queste idee coltivate ai margini dell’etichetta istituzionalizzata che producono nuovi modi di vestire, di postura ed espressione.
Oltre a Fischer sono in mostra Yannoulis Chalepas, Diohandi, Dora Economou, Andreas Embirikos, Sotirios Kotoulas, George Lappas, Tony Moussoulides, Aliki Panagiotopoulou, Rallou Panagiotou, Christodoulos Panayiotou, Nausica Pastra, Georgia Sagri, Lucas Samaras, Christiana Soulou, Takis, Thanassis Totsikas, Iris Touliatou, George Tourkovasilis, Pantelis Xagoraris, Marina Xenofontos, Takis Zenetos.