Un’opera monumentale del più importante artista inglese d’avanguardia, Antony Caro, ripropone il Giudizio Universale
ANTHONY CARO The Last Judgement Sculpture der Sammlung Würth

a Gemäldegalerie è un museo di Berlino. Si trova nel nuovo edificio nel
Kulturforum e custodisce una delle raccolte di dipinti più significative a livello
mondiale, con opere di artisti europei dal XIII al XVIII secolo, quali Giotto,
Botticelli, Raffaello, Mantegna, Lippi, Tiziano, Pittoni, Caravaggio, Antonello da
Messina, Van Eyck, Petrus Christus, Dürer, Rubens, Vermeer e Rembrandt.
Ora anche i Musei di Stato di Berlino riaprono al pubblico dopo la pausa Covid19.
Viene presentata un’opera eccezionale, “Scultura del giudizio universale” nella sala
della Gemäldegalerie, un’opera fondamentale nella carriera dell’artista inglese
Anthony Caro (1924–2013).
L’installazione monumentale in 25 parti costituisce un ampio insieme contemporaneo
sul tema generale del “Giudizio Universale” nelle immediate vicinanze degli antichi
maestri.
Antony Alfred Caro ( Londra 1924 – Londra 2013) fu allievo di Henry Moore ed è oggi
riconosciuto quale il più importante artista inglese d’avanguardia.
L’opera , proviene dalla collezione Wurt, e presentata nel 1999 alla Biennale di
Venezia, rappresenta il culmine della produzione artistica di Caro.
L’opera , un gruppo di 25 sculture in legno, cemento, ottone, acciaio, è stata stimolata
dai fatti di cronaca della nostra epoca.
Le guerre e i genocidi in Rwanda nel 1994 e poi in Bosnia nella prima metà degli anni
Novanta sono presenti in quest’opera riassunti, accentuati e sviluppati in modo
monumentale, come una grande costruzione architettonica.
Le trombe del giudizio, il portale con la campana di bronzo, gli oggetti contenuti in
nicchie, tutto evoca dramma, morte, torture, prigione fino ad arrivare alla Gate of
Heaven , in una visione poco ottimista: la stretta porta sembra portare al regno delle
tenebre più che della luce