Una grande mostra dedicata ai disegni di artisti italiani con opere, tra gli altri, dei Carracci, di Palma il Giovane, Giovanni Battista Tiepolo, i fratelli Zuccheri.
Anselmi to Zuccari.Master Drawings from the Hoesch Collection
Nella sua presentazione il Kupferstich-Kabinett di Dresda si presenta come un museo in cui il mondo è di casa; è un luogo aperto per guardare, imparare e divertirsi.
Le sue origini vanno indietro nel tempo, al XVI secolo quando i sovrani sassoni iniziarono a collezionare opere su carta.
Essi non guardavano tanto alla qualità artistica delle opere, ma erano più interessati a creare una sorta di centro di documentazione pittorica che unisse conoscenze e concezioni del mondo.
Dall’inizio del XVIII secolo la collezione prese forma di museo speciale per opere su carta nel mondo, prima solo di lingua tedesca poi con stampe e disegni di tutte le scuole e operante a livello internazionale.
Dal 10 giugno il Museo presenta la mostra Anselmi to Zuccari. Master Drawings from the Hoesch Collection che offre ai visitatori l’opportunità di vedere i disegni di alto profilo di antichi maestri della collezione Henning Hoesch, raramente esposti.
Fogli selezionati dai fondi del Kupferstich-Kabinett si uniscono ai disegni degli ospiti, stabilendo nuove relazioni tra gli oggetti.
I disegni di maestri italiani dal XVI al XVIII secolo sono integrati da opere di altri europei di questo periodo.
Sono esposti artisti affascinanti ma poco conosciuti come Michelangelo Anselmi insieme a nomi celebri, tra cui Andrea Boscoli, Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Claude Lorrain, Pier Francesco Mola, Jacopo Palma il Giovane, Giovanni Battista Tiepolo e i fratelli Zuccari.
La mostra consente agli spettatori di porsi idealmente alle spalle di questi artisti e osservare come alternativamente disegnano o lavorano attentamente sviluppando le loro idee in immagini di figure, di scene narrative o di paesaggi.
Il mezzo del disegno, che può coinvolgere matita, penna o pennello, offre un modo unico per vivere da vicino il processo di creazione e, così facendo, entrare in un dialogo che attraversa secoli.