Anna Esposito in “What I’ve done”.

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- DATA INIZIO: 09/06/2022

- DATA FINE: 01/10/2022

- LUOGO: ATENE – Gramma_epsilon

- INDIRIZZO: Agathonos 6

- TEL: +30 210 3231867 / +30 698 2522874

Passando in rassegna le opere di Anna Esposito in mostra ad Atene si ha la sensazione di assistere alla inesorabile narrazione del disfacimento del nostro pianeta.

Anna Esposito in “What I’ve done”.

 

 

Gramma_epsilon è una galleria nel centro di Atene, nata dall’amore condiviso dei due fondatori, Paolo Cortese e Francesco Romano Petillo, verso l’arte italiana del ‘900.

Gramma_epsilon propone una serie di mostre di approfondimento tematiche e monografiche con lo scopo di accendere l’interesse sull’arte al femminile, le sperimentazioni verbo-visive, il libro-oggetto e più in generale sull’arte del secondo dopoguerra.

Un’attenzione particolare è rivolta ad artiste e artisti che scegliendo di sperimentare in totale libertà, non si sono uniformati alle regole del mercato.

La Galleria ha avviato un programma di più eventi dedicati ad artiste donne italiane degli anni Settanta e dal 9 Giugno 2022 presenta la prima antologica in Grecia di Anna Esposito in una mostra dal titolo What I’ve done.

Nata a Roma nel 1935 dove vive e lavora, Anna Esposito, dopo una non conclusa formazione in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia a dedicarsi alla pittura frequentando le gallerie dell’ambiente romano più in voga del tempo e mostrando una sua spiccata personalità.

Curata da Davide Mariani, la mostra di Atene riunisce, nel complesso, oltre trenta opere, tra rilievi, collage e décollage che rappresentano lo specchio di precisi giudizi poetici dell’artista sui miti, i personaggi, le tragedie e le speranze di oggi.

Attraverso una serie di filoni tematici che spaziano dalle questioni sociali, come l’immigrazione, la religione e la guerra, a quelle ambientali, come il cambiamento climatico e l’inquinamento, la mostra restituisce la profondità di un’arte senza filtri che arriva dritta allo spettatore.

Smitizzare e denunciare, sono questi gli intenti primari delle sue opere che, fin dai primi anni Settanta, hanno evidenziato il suo interesse nei confronti della realtà circostante.

Un percorso il suo che, sebbene abbia incrociato protagonisti e correnti riconducibili alla Pop art italiana e al Nouveau Réalisme, da Schifano a Rotella, è rimasto scevro da qualsiasi tipo di incasellamento o etichetta e ha saputo rinnovarsi con grande originalità.

La sua azione critica si realizza attraverso un processo di accumulazione, sottrazione, moltiplicazione, divisione dei soggetti/oggetti che lei applica per esaminare il mondo servendosi del mondo stesso, come in Sventagliata di mitra (1972) e Un esercito (1974), entrambe esposte nel 1978 anche nella storica mostra al femminile curata da Mirella Bentivoglio per la Biennale di Venezia tenutasi ai Magazzini del Sale.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > sabato 11.00 – 19.00

INFO

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