A Gent la prima mostra retrospettiva di Anna Bella Geiger una delle più importanti artiste contemporanee del Brasile.

Anna Bella Geiger Native Brazil/Alien Brazil

Il Museo di Arte Contemporanea (S.M.A.K.) di Gand conserva una ricca collezione permanente di opere belghe e internazionali di prim’ordine.

Il patrimonio del Museo viene presentato in costante interazione con mostre originali e spesso provocatorie.

Dal 29 maggio il Museo ospita una mostra personale dell’artista brasiliana Anna Bella Geiger (Rio de Janeiro 1933).

Anna Bella Geiger è una delle artiste viventi più importanti del Brasile.

Appartenente alla prima generazione di artisti concettuali in Sud America, la pratica veramente sperimentale di Geiger include lavori video pionieristici, stampe innovative, performance, installazioni e pittura.

La sua opera multidisciplinare attinge a fonti scientifiche, filosofiche e spirituali per esaminare criticamente il contesto sociopolitico del Brasile.

Il suo profondo studio dello spazio fisico e geografico ha portato l’artista a indagare la procedura storica della cartografia.

Definito “geo-poesia”, il suo lavoro costituisce un gioco formale che fonde il linguaggio visivo della cartografia con la malleabilità del linguaggio e dei materiali morbidi e fluidi, incorporando anche la frammentazione delle tecniche grafiche e video.

Le ampie decostruzioni della mappa del mondo dell’artista tracciano il rapporto tra immagine, territorio e potere, e includono inevitabilmente riflessioni sulla modernità occidentale e le sue esclusioni e stereotipi.

Ha sviluppato ulteriormente questi temi in una serie dedicata al sistema dell’arte e alla posizione dell’artista.

Native Brazil / Alien parte da una serie di cartoline che mostrano le popolazioni indigene del Brasile.

Esse rappresentano l’immagine idealizzata di un Brasile “autentico” che è stato propagato dalla dittatura militare (1964-1985).

A queste immagini artefatte Anna Bella Geiger affianca immagini reali di sé e dei suoi familiari e persone vicine con uno sguardo etnografico.

Queste foto indicano la sua ricerca nella comprensione di razza, classe e identità.

In questi, come peraltro in altri lavori, l’artista affronta questioni postcoloniali, femministe ed ecologiche che non hanno perso nulla della loro rilevanza contemporanea.

La mostra è organizzata in collaborazione con il Museu de Arte de São Paulo Assis Chateaubriand (MASP).