ANGELA MARIA PIGA. Sinèddoche

Controllare preventivamente esattezza dei dati su mostra, orari e condizioni d’ingresso nel sito

- DATA INIZIO: 29/04/2021

- DATA FINE: 12/06/2021

- LUOGO: ROMA – Maja Arte Contemporanea

- INDIRIZZO: Via Monserrato 30

- TEL: +39 06 68804621

Le ceramiche  di Angela  Maria Piga fanno riflettere sulla condizione di incertezza  di un’umanità sospesa tra cambiamenti e destabilizzazioni

ANGELA MARIA PIGA. Sinèddoche

 

“Primo re” (First King), ceramica smaltata (glazed ceramic), 2017, cm 12x9x6
“Primo re” (First King), ceramica smaltata (glazed ceramic), 2017, cm 12x9x6

 

Dal 29 aprile, compatibilmente con le norme anticovid, gli spazi romani della galleria Maja Arte Contemporanea ospita la seconda mostra personale di Angel Maria Piga a tre anni dalla sua prima esposizione romana.

Scultrice di nazionalità italiana e svizzera, Angela Maria Piga nasce nel 1968 a Roma dove attualmente vive e lavora

Dopo vent’anni di esperienza di scrittrice, giornalista ed organizzatrice d’arte, durante un periodo di permanenza in Germania dal 2015 al 2017, viene a contatto con la lavorazione della terracotta e scopre la passione di sperimentarsi come scultrice.

Continua poi questa sua passione anche al ritorno in Italia al punto da diventare il suo interesse principale.

A Roma espone 25 sculture inedite accompagnate da “Sinèddoche”, una raccolta di poesie che Angela Maria Piga definisce “sonore”, dove la parola esprime un proprio ritmo coreografico mentale e musicale al contempo.

Sono pensieri che rappresentano un processo psichico e linguistico ove il tutto e la parte si sostituiscono nel rappresentarsi reciprocamente.

Nella presentazione della mostra viene citato un passaggio da “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi che evoca l’immagine di un rapporto speciale, quasi di metamorfosi, tra l’uomo e la bestia.

Questo è infatti il denominatore comune delle opere di Piga, tra animali umanizzati che lei realizza avendo il pensiero alla cultura orientale, cinese in particolare.

E’ il caso del coniglio lunare  presente anche nella leggenda buddista.

Si respira un’atmosfera di incertezza, dove quell’interregno fra umanità e animalità è metaforica lente di ingrandimento sui cambiamenti e le destabilizzazioni – sociali e individuali – a cui l’uomo è costretto da una inarrestabile spinta all’adattamento, tra rivoluzioni quotidiane e epocali.

E’ uno stato che porta l’uomo ad uno stato di perenne incompiutezza, ad una sinèddoche dell’esistenza, laddove la parte esprime un tutto assente.

ORARI DI APERTURA

  • Da martedì a venerdì ore 15.30 – 19.30
  • Sabato ore 11.00 – 13.00 / 15.00 – 19.00
  • Altri orari su appuntamento
  • *** nel rispetto delle norme anticovid vigenti al momento della visita.

INFO

Ufficio stampa

  • +39 338 5005483
  • press@majartecontemporanea.com
FEDERICO GAROLLA. Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968
FEDERICO GAROLLA. Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968
Posted on
Acqua più preziosa del diamante
Acqua più preziosa del diamante
Posted on
Silent Supper. Milena ZeVu
Silent Supper. Milena ZeVu
Posted on
MICRO-WATERS. CATERINA MORIGI
MICRO-WATERS. CATERINA MORIGI
Posted on
Vincent Peters. Timeless Time
Vincent Peters. Timeless Time
Posted on
Previous
Next
FEDERICO GAROLLA. Gente d’Italia. Fotografie 1948 – 1968
Acqua più preziosa del diamante
Silent Supper. Milena ZeVu
MICRO-WATERS. CATERINA MORIGI
Vincent Peters. Timeless Time

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.