Deplazes sviluppa il suo approccio formale e concettuale alla pittura, confrontandosi con inedite modalità di produzione e di allestimento
ANDRIU DEPLAZES Burning Green – Mostra Reggio Emilia

REGGIO EMILIA – Collezione Maramotti Via fratelli Cervi, 66
Dal 19/03 al 30/07/2023
La Collezione Maramotti è una collezione di arte contemporanea privata che ha aperto al pubblico nel 2007, nella sede storica della società Max Mara, a Reggio Emilia.
Dal 19 marzo 2023 la collezione ospita il progetto di Andriu Deplazes dal titolo Burning Green, prima mostra personale in Italia del giovane artista svizzero, con base a Marsiglia.
Nel corpus di oltre trenta opere, la maggior parte delle quali realizzate appositamente per questa esposizione, Deplazes sviluppa il suo approccio formale e concettuale alla pittura, confrontandosi con una maggiore scala di lavoro e con inedite modalità di produzione e di allestimento.
L’immaginario drammatico evocato dal titolo della mostra è declinato in uno stile originale che rielabora segni e atmosfere della pittura occidentale tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, dall’Art déco all’espressionismo di Ernst Ludwig Kirchner, da Ferdinand Hodler a Pierre Bonnard, da Käthe Kollwitz a Francis Bacon e a Nancy Spero.
Burning green/il verde che brucia può essere un riferimento al paesaggio, alla crisi ambientale e allo sfruttamento aggressivo del territorio, così come agli elementi che rimandano alla sfera militare presenti in alcuni dei nuovi lavori o alle tracce di colori fluorescenti che connotano le opere dell’artista.
Lungo le sale della mostra si incontrano sculture, pareti e vetrate di dipinti su tela e di lavori su carta e su plaxiglass, opere che invitano il visitatore a compiere un percorso di scoperta in cui le opere si disvelano attraversando mondi intimi organizzati per momenti successivi.
La crisi ecologica, il consumo del paesaggio tramite forme di agricoltura estensiva, la concezione romantica del rapporto tra l’uomo e la natura, il concetto di wilderness, l’uomo nella natura, la natura dell’uomo e la natura della Natura: tutto questo è parte di ciò che Deplazes trasforma in opere a un tempo critiche e oniriche, davanti alle quali la sensazione di disagio si accompagna all’empatia, a una percezione di familiarità con ciò che riconosciamo come intrinsecamente umano.