ANDREA FRANCOLINO. Venne all’esistenza lo Spazio beante

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- DATA INIZIO: 22/09/2022

- DATA FINE: 22/10/2022

- LUOGO: TORINO - Galleria Mazzoleni

- INDIRIZZO: Piazza Solferino, 2

- TEL: +39 011 534473

Nella prima mostra personale alla galleria Mazzoleni di Torino Adrea Francolino presenta una sequenza di antinomie.

ANDREA FRANCOLINO. Venne all’esistenza lo Spazio beante

 

 

La Galleria Mazzoleni è stata fondata a Torino nel 1986 da Giovanni e Anna Pia Mazzoleni, come naturale evoluzione della loro collezione privata iniziata nella prima metà degli anni ’50.

La sede storica torinese, che occupa due piani di Palazzo Panizza, nella centrale piazza Solferino, è stata affiancata dal 2014 da quella di Londra, nel distretto artistico di Mayfair.

Dal 22 settembre la galleria ospita nella sua sede di Torino la mostra ANDREA FRANCOLINO. Venne all’esistenza lo Spazio beante.

Nato a bari nel 1979 Andrea Francolino ha vissuto e frequentato la scuola d’Arte di Matera per poi diplomarsi in scultura all’Accademia delle Belle Arti di Bari.

Dal 2008 vive e lavora a Milano e ha sviluppato la sua ricerca artistica usando diverse tecniche, pittura, scultura, fotografia e arte digitale.

Nella sua prima personale alla galleria Mazzoleni di Torino affiorano una sequenza di antinomie.

Da una parte, l’indagine per mappare viaggi che attraversano interi territori; dall’altra, la registrazione di minime tracce del terreno con millimetrica attenzione.

Questo gioco tra micro e macro produce una tensione sulla dimensione di paesaggio.

Come nel primo paradosso di Zenone (“Se le cose sono tante, necessita che siano esattamente il numero che sono, non più né meno. Se sono il numero che sono, sono finite. Ma se le cose sono tante, sono infinite, perché sempre in mezzo ad esse ce ne sono delle altre, e altre ancora in mezzo a queste, e così le cose sono infinite di numero. Zenone, Frammenti) nel quale il filosofo evidenzia le contraddizioni della molteplicità, così Francolino ci mostra l’infinito tra una piccola crepa vicino a noi e gli stessi schemi in una costa oceanica o nel profilo di una catena montuosa.

Nelle opere in mostra emerge questa continua dualità che ci circonda quotidianamente.

Non solo gli elementi naturali, ma anche i percorsi di ricerca diventano forme irregolari che rispecchiano andamenti organici, frattali entropici che si diffondono attorno, nei tragitti e nelle crepe che assumono un infinito numero di possibilità.

ORARI DI APERTURA

  • Martedì > venerdì: 10.00 – 13.00 / 15.45 – 19.15
  • Lunedì e sabato: su appuntamento
  • Domenica: chiuso

INFO

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