Il fotografo veneziano Andrea Avezzù espone una nuova serie di fotografie di Venezia
Andrea Avezzù – Mostra Venezia

VENEZIA – Lineadacqua Gallery Calle della mandola – San Marco 3716/a-3720/a
Dal 12/05 al 29/09/2023
LINEADACQUA GALLERY è una galleria d’arte, nata nel maggio 2021 nel sestiere di San Marco.
Dopo l’esperienza ventennale della libreria antiquaria Linea d’acqua, specializzata nell’incisione e nell’arte del libro della Venezia antica, la galleria si propone di esplorare il linguaggio artistico della Venezia contemporanea attraverso lo sguardo di artisti locali, dando nuovo spazio all’arte figurativa.
Dal 12 maggio 2023 la galleria presenta una nuova serie di fotografie su Venezia di Andrea Avezzù.
Nato a Venezia nel 1980, Avezzù ha acquisito una vasta esperienza nella fotografia d’arte e di architettura dal 2005.
È fotografo ufficiale della Biennale di Venezia, per la quale realizza la documentazione fotografica delle opere esposte nelle mostre di Arte e Architettura, e degli eventi di Danza, Teatro e Musica.
Collabora da anni con studi di architettura internazionali e con le principali istituzioni culturali veneziane ed è stato a lungo membro del consiglio direttivo dello storico Circolo fotografico la Gondola di Venezia.
Le nuove immagini proposte da Avezzù sono immagini che trascendono ogni forma di banalizzazione, che ripuliscono Venezia dal tragico logorio del turismo di massa e la restituiscono a una dimensione vergine, a un’età dell’oro che appartiene all’anima più antica e autentica del popolo veneziano.
Le fotografie di Andrea Avezzù rivelano la materia dei sogni, costringendo i nostri occhi a scoprire le meraviglie di Venezia con rinnovato stupore.
I palazzi di Venezia diventano i fondali caleidoscopici di un mondo medievale, contrapposti ad acque che ricordano la luminosità dei quadri di Davide Battistin, artista della squadra della Galleria.
La festa del Redentore vede restaurata la sacralità di un rito secolare, un turbinio di anime sospese sulle acque del bacino di San Marco sotto una cascata di fuoco.
Piazza San Marco si allarga, le arcate delle Procuratie si moltiplicano all’infinito e lo spazio diventa un palcoscenico da attraversare con la nostra immaginazione.
Non più la piazza più fotografata del mondo, un luogo condannato alla quotidiana follia predatoria, ma la straordinaria manifestazione di una storia e di una cultura irripetibili.