Andra Ursuţa attinge alla memoria delle sue origini rumene per far emergere le contraddizioni della società contemporanea
ANDRA URSUŢA – Void Fill
Dal 31 marzo David Zwirner presenta, nella sede parigina della galleria, una mostra di nuovi lavori dell’artista romena Andra Ursuţa.
Nata nel 1979 in Transilvania, a pochi passi dal confine con l’Ungheria, ma residente oggi a New York, Andra Ursuta fa del suo lavoro artistico una sorta di traduzione visiva del proprio percorso biografico.
La sua storia, a partire dalle origini in Romania fino a un presente geograficamente distante e segnato da tematiche diverse, come la paura della morte, è l’oggetto della sua opera.
Questo legame alla sua terra d’origine è stato presentato con grande efficacia nella sua installazione alla 55^ biennale di Venezia del 2019.
Allora aveva allestito in forma miniaturizzata gli ambienti della casa dei genitori così come appariva negli Anni Ottanta, un modo per ricostruire materialmente una memoria e insieme fare un omaggio alle sue origini.
Anche nei lavori più recenti esposti a Parigi l’artista attinge alla memoria, alla nostalgia, alla storia dell’arte e alla cultura popolare.
Utilizzando una varietà di media, l’artista fonde processi scultorei tradizionali e nuove tecnologie per trasformare oggetti e materiali comuni in sculture e installazioni visceralmente evocative.
Negli ultimi dieci anni, Ursuţa ha ottenuto riconoscimenti per il suo lavoro scultoreo inventivo nel quale fa emergere le correnti sotterranee più oscure della società contemporanea
La mostra di Parigi rappresenta il debutto dell’artista in Francia con David Zwirner.