Artista messicana, formatasi a Chicago, Ana Segovia mostra il suo interesse per l’aspetto performativo della mascolinità ispirandosi a fotogrammi di film, per lo più dell’epoca d’oro del cinema messicano.
Ana Segovia: Can’t Sleep with the Man who Dims Dy Shine
La galleria Monti8 di Latina propone dal 2 ottobre una mostra personale della giovane artista messicana Ana Segovia (Città del Messico 1991).
L’artista, che vive tra Città del Messico e Chicago dove si è formata in Belle Arti presso la locale School of the Art Institute, lavora da fotogrammi di film, per lo più dell’epoca d’oro del cinema messicano.
La rappresentazione della mascolinità, della femminilità e del “machismo”, presente in quei film, è così stravagante che è impossibile non vederli per quello che sono: finzioni e spettacoli in cui si trovano nozioni culturali di identità.
Ana in questo lavoro mostra il suo interesse per l’aspetto performativo della mascolinità, nonché l’influenza formale di pittori come Hockney, Schutz e Baco.
Basandosi su archivi cinematografici e sulle loro figure stereotipate – come il cowboy – l’opera di Segovia riflette sulle convenzioni socioculturali che sorgono intorno a loro.
I suoi dipinti mostrano un particolare interesse per l’aspetto performativo del genere e per la costruzione della mascolinità nei massicci media audiovisivi.
Possiamo vedere tensioni pittoriche apparire nello sguardo dei personaggi raffigurati; infatti, Ana Segovia tende a produrre situazioni piuttosto che immagini.
Quei personaggi sono ridicoli e da cartone animato, il più delle volte sono caricature così trasparenti, da sembrare satire di se stesse.
Pur giovane Ana Segovia ha già avuto occasione di presentare il suo lavoro in diverse mostre presso importanti gallerie e musei.