Una grande installazione di Pirri che invita il pubblico ad entrare nel castello vivendo un’esperienza tutta nuova e particolare
ALFREDO PIRRI. Passi
Castello Maniace fu edificato, come lo conosciamo oggi, su ordine di Federico II di Svevia.
Era il 1232 e una straordinaria testimonianza storico-artistica iniziava a prendere forma nell’isola di Ortigia, luogo iconico della città di Siracusa.
Oggi il Castello è un bene di pertinenza della Soprintendenza regionale di Siracusa e dal 23 marzo presenta al pubblico una coinvolgente installazione dell’artista Alfredo Pirri, nato a Cosenza nel 1957 e attualmente residente a Roma.
Il suo lavoro, al confine tra pittura e scultura, architettura e installazione, s’impone all’attenzione del pubblico internazionale fin dalla metà degli Anni Ottanta.
Lo spazio diventa per lui paesaggio abitato da presenze plastiche, in cui la superficie pittorica genera luce e ombra, in chiave costruttiva e insieme poetica.
Passi, è la prima mostra personale in Sicilia dell’artista cosentino e il suo intervento è di grande impatto per il pubblico, grazie alla forza concettuale e al potere visionario dell’arte contemporanea.
Ottocento metri quadrati ricoperti di specchi calpestabili, una nuova, temporanea pavimentazione per la Sala Ipostila del Castello Maniace, dove si moltiplicheranno le immagini delle volte a crociera, delle colonne in pietra luminosa, della sobria architettura normanna.
PASSI è il titolo di una serie di installazioni avviata nel 2003 da Alfredo Pirri con un fortunato intervento all’interno della Certosa di San Lorenzo a Padula (Salerno), a cura di Achille Bonito Oliva.
Da quel momento il progetto è stato accolto in diverse sedi storiche, in Italia e all’estero.
Per questo debutto in Sicilia, l’installazione trova un modo per ridisegnare l’ambiente, realizzando una perfetta sintesi tra architettura e natura, tra storia e arte contemporanea.