Alfonso Leoni è stato un assoluto protagonista dell’arte contemporanea, prematuramente scomparso
ALFONSO LEONI (1941-1980). Genio ribelle
Il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza è uno dei più famosi musei dedicati alla ceramica nel mondo.
È stato fondato nel settembre del 1908 alla conclusione della grande Esposizione Internazionale dedicata ad Evangelista Torricelli che ospitò i prodotti di molte manifatture italiane ed europee.
È attualmente allestita presso il MIC , ma temporaneamente chiusa causa Coronavirus, la mostra ALFONSO LEONI (1941-1980). Genio ribelle, prima antologica mai dedicata all’artista con ceramiche, grafica, pittura e design.
Tuttavia, la mostra rimane allestita fino al 13 giugno per cui è prevedibile che entro quella data ci sia il tempo per una visita, anche perché è una mostra di grande interesse che merita di essere vista.
Un’occasione unica per conoscere, o approfondire, la figura di un assoluto protagonista della scena artistica nazionale.
Alfonso Leoni è stato un assoluto protagonista dell’arte contemporanea, prematuramente scomparso.
La mostra è il risultato di un impegnativo lavoro di ricerca realizzato in collaborazione con l’Archivio Leoni.
Il risultato è una mostra antologica che raccoglie per la prima volta tutto il lavoro dell’artista, con l’obiettivo di analizzare la ricca e intensa produzione dedita non solo alla ceramica ma anche ai diversi linguaggi della contemporaneità (pittura, grafica, design, scultura).
Nonostante i molti riconoscimenti ricevuti – tra cui il Premio Faenza nel 1976, la sua attività fu un continuo ricercare nuovi stimoli e sperimentare linguaggi diversi.
Oltre alla intensa carriera artistica egli infatti avviò la collaborazione con l’industria, prima con le Maioliche Faentine, poi con le tedesche Villeroy & Boch e Rosenthal, che riconobbero immediatamente il suo talento, fornendo atelier e assistenti per realizzare le sue innovative idee.