A Milano i disegni di architettura di uno dei maestri del Novecento con gli scatti di un raffinato fotografo d’architettura come Santi Caleca.
Aldo Rossi , Santi Caleca – Monumental Memento
La galleria di Antonia Jannone inizia il suo percorso nel 1977 concentrandosi su di un’espressione artistica che fino ad allora non aveva trovato spazio: l’architettura.
Realizza le prime personali di insigni architetti: Leon Krier, Ernesto Bruno Lapadula, Giovanni Muzio, Aldo Rossi, Alberto Sartoris, Ettore Sottsass, Stefan Wewerka.
In quegli anni il disegno di architettura usciva dalla funzione strettamente progettuale e diventava una forma d’arte autonoma, esprimeva un’idea poetica del mondo valevole per se stessa.
Ben presto la Galleria allarga l’orizzonte dei suoi interessi alla scenografia, al design.
Dal 7 dicembre la Galleria propone una mostra di disegni di Aldo Rossi (1931-1997)e fotografie di alcune sue architetture realizzate da Santi Caleca nel 1989 per il numero 3 di Terrazzo, la rivista di arte, design e architettura fondata da Ettore Sottsass e Barbara Radice.
Aldo Rossi è stato uno dei più importanti architetti italiani della seconda metà del Novecento e anche il primo architetto italiano a ricevere il prestigioso Pritzker Architecture Prize, conferitogli nel 1990.
Rossi ha affascinato mezzo mondo con i suoi progetti in bilico fra memoria e infanzia, classicismo e medioevo, esotico e rurale.
Le sue creazioni hanno incontrato poi l’occhio di un fotografo come Santi Caleca, siciliano d’origine, milanese d’adozione, specialista di scatti d’architettura e design, che ha colto le tensioni, gli spigoli, i giochi d’ombra, i ritmi serrati delle finestre, i volumi astratti dei suoi edifici perfetti.
Il bello di questo dialogo fra matita e obiettivo, fra l’architetto e il suo fotografo, e la sintonia di linguaggio, il senso assoluto e condiviso per la forma che tuttavia non rinuncia mai al racconto.