In mostra a Stoccolma le sculture filiformi di Alberto Giacometti.
ALBERTO GIACOMETTI face to face
Moderna Museet di Stoccolma è stato inaugurato nel 1958, quando l’arte moderna degli inizi del XX secolo e la fotografia dal 1840 in poi furono trasferite dal Nationalmuseum in un’ex sala esercitazioni della marina su Skeppsholmen.
Il Museo raccoglie, conserva, condivide ed espone arte moderna e contemporanea oltre ad offrire spazi per esposizioni temporanee.
Fino al 17 gennaio 2021 il Museo ospita una importante mostra retrospettiva dedicata
all’artista svizzero Alberto Giacometti, con cento opere tra sculture e dipinti in mostra.
Alberto Giacometti (1901-1966) è stato una delle figure più rilevanti dell’arte e della scultura del Novecento a livello internazionale.
Egli ha forgiato un percorso singolare all’interno del Modernismo europeo, alla ricerca instancabile di un nuovo linguaggio per la scultura come “doppio della realtà”.
La mostra “Giacometti – Face to Face” segue l’evoluzione del lavoro di Giacometti dal post-cubismo al surrealismo al realismo del dopoguerra.
Si vede come Giacometti, dopo aver esposto i suoi lavori negli anni Trenta con i Surrealisti, se ne va ben presto per la sua strada.
Invece di guardare all’arte astratta, che all’epoca dominava la Parigi, Giacometti ha gettato lo sguardo più indietro nel tempo – all’arte preistorica e agli oggetti d’arte non occidentali e ha creato un percorso artistico suo personale
Nella sua formazione è stato fondamentale lo stretto dialogo con i tre scrittori Georges Bataille, Jean Genet e Samuel Beckett
La mostra di Stoccolmna si propone di tracciare i segni che l’incontro di Giacometti con i mondi irrazionali e chiusi di Beckett, la violenta opposizione di Bataille alle convenzioni seriose e le rappresentazioni reverenziali di Genet della vita ai margini della società, hanno lasciato sul lavoro dell’artista.