Alberto di Lenardo è stato un grande fotografo italiano del secondo Novecento, scoperto solo dopo la sua morte.
Alberto di Lenardo.
Lo sguardo inedito di un grande fotografo italiano.
Il WeGil è l’hub culturale della Regione Lazio nel cuore del quartiere Trastevere di Roma.
Progettato dall’architetto Luigi Moretti nel 1933, il palazzo rappresenta un vero e proprio gioiello del razionalismo architettonico con le sue linee nette, i marmi chiari e le ampie vetrate.
Restaurato dopo un lungo periodo di abbandono WeGil è oggi è uno spazio polivalente e polifunzionale adatto ad accogliere ogni tipo di evento, dalle manifestazioni culturali di ampio respiro (mostre, spettacoli, performance) agli eventi aziendali, le conferenze, i grandi e piccoli convegni.
Dal 5 febbraio WeGil ospita “Alberto di Lenardo. Lo sguardo inedito di un grande fotografo italiano”, la mostra dedicata a un autore del secondo Novecento rimasto letteralmente nascosto in soffitta e il cui lavoro verrà proposto per la prima volta al pubblico in questa esposizione inedita ed emozionante.
Nato nel 1930 in provincia di Udine, passa l’adolescenza tra Udine e Trieste per trasferirsi poi a Bologna a causa della guerra.
Nel 1948 scatta la sua prima foto e da quel momento non si separerà mai più dalla sua fedele macchina fotografica, una Pentax che avrebbe portato con sé dappertutto, usandola in ogni momento libero, senza cavalletto, alla ricerca dell’attimo perfetto, della giusta angolazione.
Alberto di Lenardo muore nel 2018.
Carlotta di Lenardo, nipote del fotografo, ne ha svelato il talento dopo la sua morte, avvenuta nel 2018, dando vita al volume “An Attic Full of Trains”, della casa editrice londinese MACK, in cui è raccolta una selezione dello sterminato archivio di immagini ereditato dal nonno, che conta oltre 10.000 scatti.
Dall’impegno di Carlotta è nato il progetto della mostra, da lei stessa curata.
La mostra è uno scorcio del passato del nostro paese attraverso lo sguardo di un autore rimasto sconosciuto fino alla sua morte.
Con questa retrospettiva, il WeGil torna a ospitare la grande fotografia ma lo fa, questa volta, puntando l’obiettivo sul patrimonio artistico nascosto del nostro paese.
Il progetto espositivo porta al pubblico un ritratto intimo e colorato del lavoro fotografico di Alberto Di Lenardo, svolto in oltre sessant’anni di attività.
La mostra costituisce un’opportunità davvero unica di consegnare un nome nuovo alla storia della fotografia.
In un’epoca che vede il moltiplicarsi di esposizioni dedicate ai grandi maestri o agli interpreti dell’arte visiva a loro ispirati, lo sguardo di Alberto di Lenardo emerge per un suo personalissimo stile che vede l’uso costante di cornici e finestrature che fermano nel tempo momenti di vita vissuta.