Artista albanese di grande sensibilità, Edi Hila ha pagato con un periodo di lavoro in campo di rieducazione la sua libertà di espressione nell’Albania comunista.
AL DI LA’ DEL VETRO
La Galleria Raffaella Cortese è una delle principali gallerie d’arte contemporanea italiane.
Fondata nel 1995, la galleria è stata aperta per la prima volta nell’appartamento in cui Raffaella visse da studentessa.
La galleria si è trasferita nella sua attuale sede in Via A. Stradella, 7 nel 2003.
Dal 25 novembre 2021 la galleria aprirà, in presenza nella sua sede di Via Stradella a Milano, la mostra al di là del vetro dell’artista albanese EDI HILA.
Nato a Shkodër nel 1944, Hila, con il suo lavoro e la sua ricerca artistica, ha testimoniato la storia sociale e politica dell’Albania.
Attraverso la sua esperienza di vita, sensibilità e pratica pittorica il suo lavoro raggiunge vette di grande intensità in quello che potrebbe essere definito come un personale “realismo esistenziale”.
Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Tirana nei primi anni Sessanta, ha trovato nelle lezioni del danese Jukni l’unico possibile accesso alla conoscenza dell’arte contemporanea in Albania sotto il regime comunista di Enver Hoxha.
Nonostante le difficoltà derivanti dall’isolamento intellettuale imposto dal regime, è riuscito ad approfondire la sua conoscenza della storia dell’arte del XX secolo.
Nel 1972 realizza il noto dipinto Piantare alberi con una tecnica che si discostava dalle dottrine insegnate in Accademia, trovando gioia nel cromatismo, oltre che nel gesto, che gli creò subito seri problemi.
L’atteggiamento di libertà di esprimere la propria felicità in quel dipinto fu infatti il motivo principale che spinse il regime ad allontanarlo per anni dalla pittura.
Negli anni Settanta e Ottanta fu quindi costretto a lavorare in un campo di rieducazione nell’industria avicola.
Solo dopo la caduta del comunismo in Albania, negli anni Novanta, torna alla pittura e inizia a definire lo stile e i contenuti che caratterizzano anche le opere esposte in questa sua prima mostra nei tre spazi della Galleria Raffaella Cortese.