Artista e attivista cinese tra i più in vista del suo paese, Ai WeiWei espone a presenta a St.Moritz i suoi famosi ritratti realizzati con i mattoncini Lego.
AI WEIWEI. Zodiac
St. MORITZ (CH) – VITO SCHNABEL GALLERY Via Maistra, 37
Dal 27/01 al 05/03/2023
La galleria internazionale Vito Schnabel con sedi a New York, Santa Monica e ST. Moritz presenta una mostra personale dell’artista cinese Ai Weiwei, prima collaborazione della galleria con il famoso artista e attivista cinese.
Nato a Pechino nel 1957 Ai Weiwei è un convinto difensore dei diritti umani e della libertà di espressione, il suo lavoro attinge alla condizione umana, affronta le ingiustizie e la verità, difende l’umanità e fornisce una lente critica attraverso la quale esaminare il rapporto dell’umanità con la natura e l’ambiente e confrontarsi con i sistemi economici, il potere politico e sociale.
Appassionato attivista sociale, visionario creativo e uno degli artisti più provocatori del nostro tempo.
È cresciuto come rifugiato nel suo paese d’origine.
Suo padre Ai Qing era uno dei poeti più liberi e più famosi della Cina, mal visto dal regime dominante per cui la sua famiglia fu esiliata in remote province lungo i confini settentrionali, dove vissero nei campi di lavoro durante la Rivoluzione culturale cinese, prima di poter tornare a Pechino nel 1976.
Ai Weiwei dal 1981 al 1993 ha vissuto a New York dove ha assorbito le influenze di Andy Warhol, Marcel Duchamp e Jasper Johns.
Tornato in Cina ha avuto rapporti non sempre facili con il governo attuale senza però mai rinunciare alle sue idee creando arte che trascende la matrice delle idee orientali e occidentali.
La sua produzione artistica comprende installazione, scultura, fotografia, performance, documentari, architettura, social media e progetti di arte pubblica.
La mostra alla Galleria Vito Schnabel è incentrata su tre gruppi centrali di opere dell’artista, tra cui il trittico Dropping a Han Dynasty Urn (2015); dodici ritratti LEGO Zodiac (2018) a parete, esposti per la prima volta; e la celebre serie Circle of Animals/Zodiac Heads: Gold (2010), composta da dodici sculture in bronzo dorato.
Le opere in mostra sollevano interrogativi sull’autenticità e la formazione dei valori culturali e scrutano le strutture di potere esistenti.
Insieme, creano tensione tra passato e presente, antico e moderno, al fine di provocare importanti conversazioni su perdita e conservazione, rimpatrio e patrimonio culturale, censura e sorveglianza.
Con Zodiac, Ai Weiwei invita il visitatore a unirsi alla sua esplorazione del rapporto tra un originale e una copia, ciò che è “reale” e “falso”.