Il Giardino di Iacurci rimanda al concetto di Hortus Conclusus di origine medievale, in cui il paradiso terrestre prendeva la forma di un giardino recintato con al centro una fontana.
AGOSTINO IACURCI Of my abstract gardening
Nel 2009 a Roma inaugura Ex Elettrofonica, uno spazio che segna un cambiamento del concetto architettonico di spazio espositivo, un luogo di interazione tra arti visive e architettura.
Nel corso degli anni la galleria ha proposto mostre dedicate a giovani artisti italiani e stranieri, la maggior parte ideate per dialogare con lo spazio.
Il 26 marzo la galleria ha inaugurata la mostra Of my abstract gardening, nuovo progetto espositivo di Agostino Iacurci e prima personale in galleria dell’artista.
Nato nel 1986 Iacurci ha sviluppato la sua ricerca usando una vasta gamma di media, tra cui pittura, murale, scultura, disegno e installazione.
Spesso spinto da un’attitudine site-specific, nella sua pratica, Iacurci raccoglie materiali eterogenei, rielaborandoli e manipolandoli.
Lo fa per generare visioni e percezioni in cui la storia culturale e le memorie personali, i riferimenti letterari e i racconti vernacolari sono liberamente narrati e associati.
In Of my abstract gardening vengono proposte opera che derivano dalle ricerche che Agostino Iacurci sta compiendo intorno all’idea di hortus, termine che ha dato il titolo alla grande istallazione inaugurata negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
Vengono presentati lavori inediti, dipinti e sculture in terracotta con piante vive in cui Iacurci si confronta con la pittura di giardino, tema ricorrente nella decorazione parietale d’interni romana.
I pittori chiamati a lavorare a queste grandi rappresentazioni murarie dimostravano una sapiente capacità compositiva e spaziale, nonché una precisa attenzione al dettaglio naturalistico.
Nei giardini dipinti, arricchiti con fontane, busti, colonne e recintati da elementi architettonici, vigeva un’accorta armonia tra gli elementi in cui convivevano piante che nella realtà fioriscono in periodi dell’anno differenti e dove era assente qualsiasi allusione al tempo atmosferico.