La mostra di Cà Pesaro fa conoscere gli anni migliori della produzione artistica di Afro Basaldella, quelli del suo periodo americano.
AFRO 1950 – 1970 Dall’Italia all’America e ritorno/ From Italy to America and back
Nel Periodo della Biennale Venezia diventa il centro di un numero incredibile di eventi espositivi che interessano enti, istituzioni e privati in tutta la città.
Oltre ai Padiglioni nazionali che non hanno spazio ai Giardini o all’Arsenale, oppure agli eventi collaterali che possono vantare il logo della Biennale, vi sono molte mostre che si inaugurano nei giorni della Biennale e, spesso, durano quanto il tempo della Biennale stessa.
Anche Ca Pesaro, il Museo d’Arte Moderna della città di Venezia propone un suo progetto espositivo che può essere considerato collegato all’Esposizione Internazionale d’Arte che si apre il 23 aprile.
Il 21 aprile si inaugura infatti la mostra AFRO 1950-1970 Dall’Italia all’America e ritorno / From Italy to America and back., curata da Elisabetta Barisoni e Edith Devaney, in collaborazione con la Fondazione Archivio Afro.
Afro Basaldella (Udine 1912 -Zurigo 1976) è stato uno dei più grandi artisti del Dopoguerra ed esponente dell’“Informale Italiano”.
La sua era una famiglia di artisti, il fratello Mirko di due anni più vecchio è stato uno scultore formatosi nello studio di Arturo Martini affermatosi a livello internazionale, il fratello più vecchio Dino è stato anche lui scultore e docente fino alla morte all’Accademia di Belle Arti di Udine.
La mostra che Cà Pesaro dedica ad Afro copre quelli che sono considerati gli anni migliori della sua produzione quando tra gli anni Cinquanta e i Settanta egli visse negli Stati Uniti collaborando con gallerie e istituzioni americane e raccogliendo grandi successi che sono alla base della sua notorietà internazionale.
La sua partecipazione alla grande collettiva del MoMA di New York The New Decade: 22 European Painters and Sculptors del 1955 testimonia la grande attenzione e notorietà di Afro, considerato uno degli artisti italiani più interessanti del periodo.
L’America fu per Afro Basaldella un grande campo di prova e di incontro con la compagine della scuola di New York, Pollock, De Kooning, Gorky.
Con quarantacinque capolavori, in arrivo da collezioni e musei internazionali, si rende omaggio a un autore ben rappresentato anche nelle collezioni di Ca’ Pesaro, esplorando la relazione che negli anni Cinquanta si è instaurata tra l’arte italiana e quella statunitense dell’espressionismo astratto e dell’action painting.