Adrian Tranquilli e i suoi supereroi e la musica all’Auditorium garage del parco della Musica di Roma.
ADRIAN TRANQUILLI An unguarded moment/Un momento incustodito
La Fondazione Musica per Roma ha creato uno spazio espositivo di oltre 1000 metri quadri dedicato all’arte contemporanea.
In questo spazio dal 4 dicembre 2021 è allestita la mostra antologica di Adrian Tranquilli.
Nato a Melbourne nel 1966, e in seguito trasferitosi in Italia, Adrian Tranquilli è uno degli artisti più attuali e particolari tra quelli viventi.
Dopo aver studiato antropologia, decide di dedicarsi al mondo dell’arte, diventando per dieci anni assistente di Toti Scialoja.
Dopo questo periodo decide di mettersi in proprio e comincia a sviluppare quello che poi sarà il suo stile definitivo, coniandolo come un artista a metà tra moltissime correnti.
La sua caratteristica sono i supereroi del fumetto e del cinema da Batman all’Uomo Ragno ai quali si ispira in gran parte delle sue opere.
Con l’antologica An Unguarded Moment, Adrian Tranquilli torna ad esporre nelle istituzioni pubbliche della Capitale dopo diversi anni di assenza, presentando per l’occasione oltre cinquanta opere attraverso un percorso inedito, fatto di installazioni ambientali di forte impatto visivo.
Installazioni realizzate appositamente aprono e chiudono il percorso espositivo che include anche importanti tappe della produzione artistica di Tranquilli dalla fine degli anni ’90 fino a oggi.
Inoltre, la mostra è stata ideata per mettere per la prima volta in risalto l’importante ruolo che la musica gioca nella produzione dell’artista.
Attraverso video, installazioni, sculture, fotografie e interventi sonori, Adrian Tranquilli mette in scena il suo particolarissimo universo visivo costruito attraverso riferimenti alle icone che popolano il nostro immaginario collettivo.
Nel lavoro di Tranquilli si intersecano storia e attualità, figure reali e immaginarie, (super) eroi e i loro antagonisti creando un insieme che si snoda come un racconto a puntate.
Tranquilli si appropria di figure provenienti da quello che si considera il più grande meta-testo moderno, cioè l’universo supereroico diffuso attraverso fumetti e graphic novels dagli anni ’30 del secolo scorso fino ad oggi.
A queste figure l’artista interpone altre, provenienti dal cinema, dalla letteratura e dalla mitologia antica creando codici visivi con cui sovverte, trasforma e mette in discussione qualità e caratteristiche che di consueto si associano alle figure maschili e (super)eroiche.