Fotografo misterioso, il britannico svedese AdeY mostra corpi spesso raffigurati in pose o formazioni coreografate
CHAUSSEE 36 PHOTO FOUNDATION di Berlino ospita la mostra fotografica AdeY – Uncensored/Senza censure, fino al 30 novembre
Fonte:https://www.chaussee36.photography/uncensored
La CHAUSSEE 36 PHOTO FOUNDATION, fondata a Berlino nel 2015, è un’istituzione culturale dedicata alla fotografia, in particolare alla fotografia sperimentale, storica, erotica e di nudo.
Con l’obiettivo di esplorare la rilevanza storica e sociale della fotografia, si occupa del mezzo fotografico in tutte le sue sfaccettature attraverso mostre e pubblicazioni periodiche.
Dal 13 settembre 2024 CHAUSSEE 36 Photography, in collaborazione con The Little Black Gallery, presenta Uncensored/Senza censure, prima mostra personale in Germania del misterioso artista britannico svedese AdeY.
Non è infatti dato sapere chi sia questo AdeY, il suo nome, l’età o il luogo di residenza: sono ancora sconosciuti.
Molto probabilmente AdeY ha lasciato una carriera come ballerino professionista, come parrebbe dalla natura e dai contenuti dei suoi scatti, che combinano coreografia, performance e fotografia.
Ha pubblicato una serie di libri fotografici poetici e riviste e ha esposto in diverse delle gallerie e dei musei più noti al mondo, tra cui Londra, New York, Los Angeles, Helsinki e Stoccolma.
Le immagini in mostra sono giocose e sperimentali, con corpi spesso raffigurati in pose o formazioni coreografate.
All’osservatore viene concesso il diritto di interpretare le immagini, una parte importante dell’arte di AdeY.
Nel suo lavoro AdeY presenta corpi nudi, provocatori, in una serie iniziata nel 2015 quando è stato colpito dalla crescente presenza di sessualizzazione del corpo umano nelle immagini pubblicitarie.
La mostra, organizzata in concomitanza con la Berlin Art Week, è in realtà l’ultima tappa del tour mondiale di Uncensored che è stata esposto alla Ciamp di New York, alla Galerie XII di Los Angeles, alla The Little Black Gallery di Londra, Fotografiska di Stoccolma, Vasli Souza di Oslo e al Falsterbo Photo Art Museum in Svezia.
