Con la sua fotografia di luoghi in procinto di ricevere una nuova identità Luca Gilli amplifica il concetto di rinascita portando lo spettatore a guardare alle molteplici possibilità che si possono aprire
A-TOPOS. Fotografie di LUCA GILLI – Mostra Milano
MILANO – Alessia Paladini Gallery Via Maroncelli, 11
Dal 18/04 al 3/06/2023
In occasione del Salone Internazionale del Mobile 2023 e nella settimana di Design Week di Milano, Alessia Paladini Gallery presenta A-topos, fotografie di Luca Gilli.
Nato nel 1965 Luca Gilli si è laureato in Scienze Naturali svolgendo per alcuni anni attività di ricerca in campo zoologico ed ecologico per l’Università di Parma, finché nel 2004 ha deciso di dedicarsi completamente alla fotografia e alla grafica.
A(alfa)-Topos contiene l’alfa privativo, per cui lo stesso –topos (luogo) assume il significato “Senza-luogo” o forse più propriamente “senza-centro”, senza fissità, nomade.
Ed è proprio il togliere, il sottrarre il fulcro della ricerca creativa di Luca Gilli.
Una fotografia che spiazza, disorienta, toglie punti di riferimento perché fondata sulla predominanza del non colore, il bianco, che racchiude in sé però tutti i colori.
In mostra 20 opere di dimensioni diverse che bene raccontano la poetica di Luca Gilli.
Spazi di cui a stento si individuano dimensioni, confini, angoli; il bianco abbacinante interrotto da irruzioni di colori brillanti.
Inoltre, il soffermarsi su piccoli dettagli apparentemente trascurabili, è espressione di una visione lirica profonda e complessa, che si sofferma sull’importanza del vuoto e del silenzio in contrasto e in contrapposizione ad una realtà ridondante di immagini, oggetti, iper-connessa, nella quale i concetti di pausa, riflessione, approfondimento sembrano sempre più perdere di importanza.
Sono fotografie di architetture in divenire, di luoghi in procinto di ricevere una nuova identità, e l’interpretazione di Luca Gilli amplifica questo concetto di rinascita, di molteplici possibilità che si possono aprire.
Pur nella loro assoluta astrattezza e rigore, sono fotografie intime, che inducono chi le osserva a perdersi per poi ritrovarsi, forse, in una condizione di lucida serenità.
