Una straordinaria visione virtuale in 3D della storica mostra dedicata al rapporto tra Asia ed Europa proposta nel 2010 da Bozar/Centro per l’arte Contemporanea

A Passage to Asia 25. Centuries of Exchange Between Asia and Europe

L’attuale crisi sanitaria ha evidenziato l’importanza della cultura per il nostro benessere.

Le vacanze di primavera potrebbero essere un momento ideale per ricaricare le batterie in una delle nostre mostre.

Per garantire la fruizione delle opere indipendentemente dalle limitazioni imposte dalla pandemia Bozar propone online la mostra A Passage to Asia 25. Centuries of Exchange Between Asia and Europe.

L’Europa e l’Asia intrattengono strette relazioni da migliaia di anni.

Le reti commerciali e politiche si sono sviluppate sia a terra – attraverso la Via della Seta – che via mare.

Il commercio ha aperto la strada alla diffusione delle principali tendenze religiose e filosofiche, fonti inesauribili di ispirazione per l’arte e la cultura.

Nel 2010, in occasione dell’ottavo vertice dell’Asia-Europe Meeting (ASEM), un processo intergovernativo istituito per promuovere il dialogo e la cooperazione tra Asia ed Europa, BOZAR aveva presentato la mostra A Passage to Asia. 25 secoli di scambio tra Asia ed Europa.

Ora, per il 25 ° anniversario dell’ASEM, BOZAR, in collaborazione con la Fondazione Asia-Europa (ASEF) e l’Asia-Europe Meeting (ASEM), e con il sostegno dell’Unione Europea, propone di riscoprire e rivivere le emozioni di quella storica mostra.

Attraverso la digitalizzazione 3D di 18 delle sue opere più affascinanti, la mostra virtuale offre la possibilità di un viaggio stimolante.

Vengono esplorati sette diversi temi che sottolineano la rara fertilizzazione incrociata di idee e culture che hanno alimentato il partenariato Asia-Europa per oltre 25 secoli.

La mostra nasce dal lavoro dell’agenzi multidisciplinare LUNAUS, specializzata in progettazione di esperienze e creazione di contenuti digitali.

Lunaus è partita dal catalogo e dalle immagini della mostra del 2010 e, con l’aiuto di una esperta disegnatrice archeologa, ha digitalizzato i disegni molto dettagliati che l’archeologa Camille Lemoine ha realizzato con un lavoro lungo e puntuale.

Il risultato è un quadro completo nei minimi dettagli dei 18 oggetti della mostra.

Si è passati poi a modellare le stanze in 3D e posizionare i 18 oggetti in uno sfondo capace di creare la magica atmosfera della mostra.