Una collettiva di riflessione sui luoghi della vita quotidiana.

A moment of reflection

Non tutta l’arte in Italia ha chiuso: il governo ha infatti chiuso musei e mostre, ma sono rimaste aperte le gallerie d’arte commerciali (nelle zone gialle e arancioni, ma non in quelle rosse), con codice Ateco 47.78.31, “Commercio al dettaglio di oggetti d’arte. “

Le mostre in galleria possono rimanere aperte.

Tra le gallerie aperte, la galleria Paola Verrengia di Salerno propone fino al 12 dicembre 2020 la mostra collettiva A moment of reflection una esposizione che si presenta come occasione per riconsiderare i luoghi della vita quotidiana mediante il lavoro di cinque artisti italiani:

Emanuela Fiorelli, (Roma, 1970) muove dall’idea del legame e della partecipazione tensioattiva tra fittizio e reale

Federica Luzzi, (Roma, 1970) la cui ricerca parte da un’analisi grammaticale di strutture organiche (semi, conchiglie, ramificazioni), il cui intreccio manifesta uno stato di calma, una lentezza processuale che coincide con il tempo della riflessione umana.

Marina Paris, (Sassoferrato, 1965) i cui collage fotografici invitano a meditare sulla perfezione della mancanza e dell’assenza.

Nella sua opera è presenza costante il concetto di rovina.

Attraverso l’immagine di un habitat architettonico lo scatto diventa documento visivo, in ricordo di quello che è stato e che mai più sarà.

Filippo Centenari (Cremona, 1978) converte il senso di vuoto in un brandello di cielo, in uno luogo emotivamente aperto e accogliente, in un mondo platonico fatto di idee, lontano da ogni fisicità e dunque perfettamente mentale.

Paolo Radi. (Roma, 1966), affida alla plasticità materia l’idea di lucentezza.

Le sue opere si estroflettono e si aprono al fruitore con abbracci anulari per trasmettere silenzi abissali e rifugi siderali, anche mediante un ricercato e ben visibile preziosismo che attraverso i suoi perfetti valori formali mette sotto scacco il male di vivere.