La biennale di Belgrado è stata fondata nel 1960 diventando uno degli eventi culturali più importanti dell’intera area balcanica.
58° October Salon/ Belgrade Biennale 2020 “The Dreamers”
L’edizione 2020 ha un carattere particolare perchè la guida curatoriale della Biennale è affidata a due italiani, i romani Ilaria Marotta e Andrea Baccin che hanno proposto ai 48 artisti invitati il tema The Dreamers.
Con questo titolo i curatori hanno voluto approfondire lo sconfinato spazio onirico, luogo in cui associazioni, rimandi e immagini emergono creando nuovi possibili mondi. Performance, installazioni, proiezioni video e interventi sparsi per la città di Belgrado apriranno spiragli per ripensare il nostro rapporto con la realtà e guardare con rinnovata consapevolezza i cambiamenti che hanno segnato il nostro tempo.
Se la mente va al dramma di oggi, con ilCovid19, non va dimenticata la storia recente di Belgrado e dell’area Balcanica che nell’ultimo secolo è stata epicentro della storia europea e che ancora oggi convive con le proprie contraddizioni e lotta per sanare e metabolizzare ferite ancora aperte.
Il tema della biennale vuol essere un importante segnale di resistenza culturale, un messaggio di rinnovata consapevolezza e fiducia di fronte ai cambiamenti che hanno segnato il nostro tempo.
Tanti gli artisti invitati, quasi tutti nati tra gli anni ’70 e ’80, provenienti da ogni parte del mondo, con una rilevante presenza italiana.
Gli spazi della Biennale dovevano essere numerosi e coinvolgere la città, ma il persistere di Covid 19 ha limitato gli eventi principali in due sedi: il Belgrade City Museum in Resavska che vedrà la presentazione del corpo principale di opere e il Movie Theather del Cultural Center of Belgrade dedicato alla programmazione di film.
Alcune sedi aggiuntive fanno parte della mostra del Salone del 58 ottobre, ma non implicheranno la permanenza al chiuso.
Sono: Radio Belgrado, BIGZ Building, alcune gallerie e luoghi pubblici della città , che si concentreranno sulla presentazione di opere d’arte in dialogo con Belgrado.