Art Brut è nato da Jean Dubuffet, che con questo termine indicava le opere prodotte da creatori autodidatti

5° BIENNALE D’ART BRUT: CROYANCES / CREDENZE

La Collection de l’Art Brut donata da Jean Dubuffet alla Città di Losanna si arricchisce costantemente di nuove opere e nuovi creatori.

Ad oggi la Collezione presenta nella mostra permanente 700 opere di una sessantina di autori.

Art Brut è nato da Jean Dubuffet, che con questo termine indicava le opere prodotte da creatori autodidatti, persone emarginate trincerate in una posizione ribelle o insensibili alle norme e ai valori collettivi.

Autori che creano senza preoccuparsi della critica pubblica o dello sguardo degli altri.

Senza la necessità di riconoscimento o approvazione, progettano un universo per uso personale.

Il loro lavoro, prodotto con mezzi e materiali generalmente inediti, è libero da influenze della tradizione artistica e applica modalità figurative uniche.

Dal 17 dicembre la Collezione organizza la Biennale di Art Brut, giunta alla sua 5^ edizione, con titolo “Credenze”.

La Biennale svela una nuova sfaccettatura delle collezioni del museo di Losanna.

Sono stati selezionati quasi trecento disegni, dipinti, assemblaggi, sculture, scritti e ricami dovuti a quarantatré autori, che costituiscono una sorta di ventaglio di possibilità, con illustrazioni di divinità e santi oltre a composizioni astratte di grande raffinatezza, dipinti simbolisti e oggetti rituali.

La mostra invita a un dialogo tra gli universi di questi diversi creatori, sebbene i loro mondi rimangano unici e molto esclusivi.

Gli angoli principali scelti includono opere legate alla religione, un insieme di produzioni cosiddette spiritualiste, un gran numero di opere provenienti da mitologie personali, nonché alcuni pezzi prodotti da seguaci delle scienze occulte o rabdomanzia.

Sebbene molti autori di Art Brut vivano ai margini della società, rimangono comunque profondamente intrisi di religione.

Questo occupa davvero un posto importante nella loro educazione e nella loro vita quotidiana e colonizza la loro immaginazione.

Quanto agli spiritualisti o ai medium, affermano di essere in relazione con l’aldilà e guidati nella loro pratica artistica dalle forze defunte o soprannaturali, evitando così la paternità del loro lavoro. Tuttavia, è spesso per modestia o per paura di essere percepiti come illegittimi che questi autodidatti si nascondono dietro questo alibi. La mostra presenta anche creazioni dotate di poteri magici dai loro autori, in particolare supposte per svolgere una funzione protettiva o svolgere il ruolo di talismano.

Gli autori di Art Brut non si distinguono tanto dagli altri artisti per le loro domande metafisiche, ma per i nuovi mezzi che inventano e le procedure che usano per rispondere ad essi e domare questo mondo sconosciuto.

Alla ricerca di spiegazioni sui fondamenti dell’essere, sulla vita, sulla morte o, più umilmente, sul proprio destino, per lo più in contrasto con la società, marginale o non convenzionale, non trovano a priori risposte nei dogmi e nei soliti parametri di riferimento.

Concepiscono le proprie convinzioni, sviluppando teorie singolari e costruendo originali sistemi di pensiero.