La mostra che inaugura il ciclo triennale di esposizioni “ La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto” 2020-2022
1910-1940: la rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto, da Gino Rossi, a Guidi e de Pisis
La mostra, inaugurata il 12 settembre, è la prima tappa di un più ampio percorso espositivo promosso dal Comune di Crocetta del Montello.
Il progetto prevede un ciclo di tre mostre denominato “La rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto”, che sarà realizzato nel triennio 2020-2022.
Obiettivo primario del progetto è quello di offrire agli appassionati, ma anche ai critici e agli storici dell’arte, una selezione della pittura veneta del ‘900, capace di evidenziare la sua importanza negli sviluppi dell’arte italiana nell’intero arco del secolo.
Importante è stato infatti il contributo degli artisti veneti, caratterizzato dal continuo confronto fra il centro della tradizione artistica e pittorica dell’Accademia di belle Arti di Venezia e la vetrina delle avanguardie artistiche rappresentata delle esposizioni della Biennale Arte, una delle più importanti manifestazioni d’arte a livello internazionale.
La mostra 1910-1940: la rivoluzione silenziosa dell’arte in Veneto, da Gino Rossi a Guidi e De Pisis, curata da Antonella Alban e Giovanni Granzotto con la collaborazione di Stefano Cecchetto, parte da un nucleo centrale di dipinti degli anni dieci e venti, degli artisti legati all’esperienza della Scuola di Burano.
Gino Rossi, Umberto Moggioli e Pio Semeghini sono stati pittori capaci di esprimere le atmosfere un po’ magiche dei Nabis e le accese tavolozze dei Fauves, mitigandole e addolcendole con la luce lagunare veneziana.
Gli altri nomi in mostra sono altrettanto stimolanti con opere degli anni venti e trenta di Filippo De Pisis e Virgilio Guidi e le sculture di Arturo Martini.
Il confronto poi con gli stimoli alla modernità che arrivavano dalla Secessione Viennese, dall’Espressionismo tedesco e dalle esperienze italiane del Futurismo e della Metafisica viene proposto nelle opere tra le due guerre di Cagnaccio di San Pietro, Guido Cadorin, Teodoro Wolf-Ferrari, Felice Carena, Fiorenzo Tomea, Nino Springolo ed altri
Alcune opere di artisti veneti dell’Ottocento completano la rappresentazione dell’ambiente di formazione degli artisti del periodo in mostra.
Sono proposte opere di Guglielmo Ciardi, Pietro Fragiacomo, Luigi Nono, Giacomo Favretto, Ettore Tito, Luigi Cima.
A questa esposizione seguiranno:
- 1940-1970: da Music a Deluigi e Tancredi da marzo 2021
- 1970-2000: da Vedova a Santomaso” nel 2022.