PRE- APERTURA su invito. La preapertura alla Biennale architettura 2020 è programmata per i giorni. 27 e 28 agosto
17ª Esposizione Internazionale di Architettura
ORARI di APERTURA E SEDI
· GIARDINI (Sestiere Castello – Calle Giazzo)* Orari: 10.00 – 18.00 Biglietteria: 10.00 – 17.30 Ultimo ingresso: 17.45 · ARSENALE (Sestiere Castello- Campo della Tana 2169/F)** Orari: 10.00 – 18.00 Biglietteria (Campo della Tana): 10.00 – 17.30 Ultimo ingresso: 17.45 · SEDI VARIE IN CITTA Per tutti i padiglioni e le mostre collaterali della BIENNALE previsti in diverse sedi nel centro storico di Venezia le informazioni saranno fornite nelle schede INFORMAZIONI SPECIALI – Padiglioni e mostre collaterali
Info Settore Arte Architettura Tel. 041 5218711 E-mail aav@labiennale.org Ufficio Stampa Tel. 041 5218849 Fax 041 5218812
BIGLIETTERIA Informazioni su orari e diverse tipologie di biglietti e accrediti in https://www.labiennale.org/it/architettura/2020/informazioni#tickets
Biglietterie La Biennale di Venezia: Giardini e Arsenale, ore 10 – 17.30 solo sede Arsenale: venerdì e sabato fino al 3 ottobre chiusura ore 19.30 Arsenale Nord, ore 11 – 16 Ca’ Giustinian, San Marco 1364/A, da martedì a sabato ore 10 – 17 Biglietterie VeneziaUnica: Tronchetto, Piazzale Roma, Ferrovia, Rialto, San Marco, Lido, Mestre
* GIARDINI DELLA BIENNALE Sede tradizionale delle Esposizioni d’Arte della Biennale fin dalla prima edizione nel 1895, i Giardini sorgono verso il margine orientale di Venezia e furono realizzati da Napoleone, agli inizi dell’Ottocento. Fu il successo ottenuto dalle prime edizioni della Biennale a dare il via nel 1907 alla costruzione dei padiglioni stranieri, che si aggiunsero al già edificato Padiglione Centrale. I Giardini ospitano oggi 29 padiglioni di paesi stranieri, alcuni di questi ideati e realizzati da celebri architetti, ad esempio il padiglione dell’Austria di Josef Hoffmann, il padiglione dell’Olanda di Gerrit Thomas Rietveld o il padiglione della Finlandia, un prefabbricato a pianta trapezoidale progettato da Alvar Aalto.
** ARSENALE L’Arsenale è il più vasto centro produttivo d’epoca preindustriale e nei periodi di piena attività vi lavoravano fino a 2000 lavoratori al giorno, un enorme complesso di cantieri dove si costruivano le flotte della Serenissima e, per questo, simbolo della potenza economica, politica e militare della città. Dal 1980 l’Arsenale è diventato luogo espositivo della Biennale, in occasione della 1. Mostra Internazionale di Architettura, in seguito, gli stessi spazi furono utilizzati durante le Esposizioni d’Arte per la sezione Aperto. Dal 1999 è in atto un programma di valorizzazione dell’area, che ha permesso di aprire al pubblico, tra gli altri luoghi, il Teatro alle Tese e il Teatro Piccolo Arsenale (2000), il Giardino delle Vergini (2009) e le Sale d’Armi (2015).
PRESENTAZIONE
La 17. Mostra Internazionale di Architettura è, curata dall’architetto, docente e ricercatore Hashim Sarkis. “Il mondo sta lanciando nuove sfide all’architettura – ha commentato Sarkis. Sono impaziente di lavorare con architetti provenienti da tutto il mondo per immaginare insieme come affrontare queste sfide.” L’architetto Sarkis dal 2015 è Preside della School of Architecture and Planning al Massachusetts Institute of Technology (MIT). Sarkis ha una laurea in Architettura e una in Belle Arti conseguite alla Rhode Island School of Design, oltre che un master e un dottorato in Architettura alla Harvard University. Ha curato e scritto vari libri e articoli sulla storia e la teoria dell’architettura moderna. Sarkis è stato membro della giuria internazionale della Biennale Architettura 2016.
Dalla dichiarazione di Paolo Baratta Presidente uscente della Biennale “..ci chiediamo quale sia la finalità di una Mostra come la Biennale, a chi si rivolge? Oltre a essere strumento di conoscenza e dialogo per gli addetti ai lavori, la Mostra di Architettura è anche una “chiamata” al pubblico a farsi visitatore, a farsi visitatore attento, a farsi testimone diretto, testimone oculare. Un’esposizione chiede al visitatore una disponibilità a dilatare lo sguardo, chiede al curatore di essere scienziato e drammaturgo a un tempo. Non basta diffondere conoscenza ma occorre contribuire alla consapevolezza, non basta rivelare problemi, occorre alimentare con esempi di proposte e di realizzazioni, il desiderio di Architettura.”
Dalla dichiarazione di Roberto Cicutto Presidente della Biennale di Venezia Il mio arrivo in Biennale come Presidente segue un periodo straordinario grazie alla sapiente guida di Paolo Baratta, che mi consegna un’organizzazione perfetta e un’eredità di successi indiscutibili. Lo ringrazio per la preziosa amicizia e generosità con cui mi ha introdotto nella più antica e prestigiosa Istituzione Italiana (e non solo) nel campo delle Arti, del Cinema e dello spettacolo dal vivo (Musica, Danza, Teatro).
Dalla dichiarazione di Hashim Sarkis curatore di Biennale Architettura 2020 “Abbiamo bisogno di un nuovo contratto spaziale In un contesto caratterizzato da divergenze politiche sempre più ampie e da disuguaglianze economiche sempre maggiori, chiediamo agli architetti di immaginare degli spazi nei quali vivere generosamente insieme. Gli architetti invitati a partecipare alla Biennale Architettura 2020 sono stati incoraggiati a coinvolgere nella loro ricerca altre figure professionali e gruppi di lavoro: artisti, costruttori, artigiani, ma anche politici, giornalisti, sociologi e cittadini comuni. … Allo stesso tempo questa mostra vuole affermare l’idea che è proprio in virtù della sua specificità materiale, spaziale e culturale che l’architettura orienta i vari modi di vivere insieme. E in tal senso abbiamo chiesto ai partecipanti di evidenziare gli aspetti prettamente architettonici del tema principale. “How will we live together?” è una domanda tanto sociale e politica quanto spaziale. Aristotele, quando si pose questa domanda per definire la politica, propose il modello di città. Ogni generazione se la pone rispondendo in modo diverso. Più recentemente le norme sociali in rapida evoluzione, la crescente polarizzazione politica, i cambiamenti climatici e le grandi disuguaglianze globali ci fanno porre questa domanda in maniera più urgente e su piani diversi rispetto al passato. |
LA MOSTRA NTERNAZIONALE
Della BIENNALE ARCHITETTURA 2020
Il progetto espositivo del Curatore HASHIM SARKIS
La Biennale Architettura 2020 comprende lavori di 114 architetti o studi di architettura invitati e partecipanti in concorso con uguale presenza di uomini e donne, provenienti da 46 paesi con una rappresentanza crescente da Africa, America Latina e Asia. Tutti aspiranti ai premi della Biennale.
Oltre ai partecipanti invitati, la Biennale Architettura 2020 comprende anche, fuori concorso, 12 Stazioni di Ricerca sui temi della Mostra sviluppate da ricercatori provenienti da Università di tutto il mondo e 13 Co-habitats,
I progetti spaziano dall’analitico al concettuale, dallo sperimentale al collaudato e all’ampiamente diffuso.
I Partecipanti in concorso sono distribuiti in cinque “scale”, tre in Arsenale e due al Padiglione Centrale, ciascuna con indicazioni d’intervento diverse + Forte Marghera.
Scala 1: Among Diverse Beings (Arsenale) 14 partecipanti + 2 Stations fuori concorso
-Progettare per Nuovi Corpi: affrontare i cambiamenti nella percezione e concezione del corpo umano.
-Vivere con gli Altri Esseri: mettere in primo piano l’empatia e l’impegno nei confronti di altri esseri.
Scala 2: As New Households (Arsenale) 24 partecipanti + 3 St. fuori concorso
-Servire nuove realtà demografiche: rispondere ai cambiamenti della composizione delle famiglie e alla loro densità.
-Abitare la nuova tettonica: esplorare le tecnologie per costruire alloggi innovativi.
-Vivere Indipendentemente Insieme: espandere le potenzialità del condominio come una
tipologia abitativa collettiva.
Scala 3: As Emerging Communities (Arsenale) 28 partecipanti + 2 St. fuori concorso
-Impegnarsi in varie forme di senso civico: studiare nuovi modi in cui le comunità si possono organizzare nello spazio.
-Riequipaggiare la società: proporre nuove forme di attrezzatura sociale (parchi, scuole, ospedali…).
-Riunirsi a Venezia: immaginare il futuro della città.
-Coabitare: mostrare come viviamo insieme… ad Addis Abeba, nel campo per rifugiati di Al
Azraq a Beirut, a Hong Kong, nei corridoi India-Pakistan, nell’insediamento abusivo di Lagos, a New York, a Pristina e nella zona di Rio-San Paolo.
Scala 4: Across Borders (Giardini, Padiglione Centrale) 29 partecipanti +2 St. fuori concorso
-Superare il divario urbano-rurale: mitigare le crescenti differenze sociali ed economiche tra le città globali e le aree interne.
-Collegare il Levante: negoziare le forti divisioni politiche nella regione del Levante.
-Colmare le infrastrutture: capire come la progettazione infrastrutturale possa fornire nuove
connessioni trans-regionali.
-Proteggere i beni comuni globali: portare l’immaginario architettonico verso tesori in via di
estinzione come i Poli, l’Amazzonia, gli oceani, la regione indo-pacifica e l’aria.
Scala 5: As One Planet (Giardini, Padiglione Centrale) 13 partecipanti + 3 St. fuori concorso
-Fare mondi: anticipare e calibrare il futuro del pianeta.
-Unire le Nazioni: celebrare il 75. anniversario delle Nazioni Unite, rivedendone e
ampliandone lo scopo spaziale.
-Cambiare i progetti per il cambiamento climatico: presentare soluzioni per far fronte al
riscaldamento globale.
Spazio della rete: collegamenti tra la Terra e lo spazio.
Speciale: How Will We Play Together ( Forte Marghera) 6 partecipanti
progetto dedicato al gioco realizzato da cinque architetti e un fotografo
Conferenze e incontri
Weekends on Architecture
I Weekends on Architecture integrano il programma della Biennale Architettura 2020 attraverso una serie di conferenze e incontri con architetti, studiosi e professionisti di tutto il mondo che
cercheranno di rispondere alla domanda How will we live together?.
Gli argomenti specifici dei vari incontri traggono spunto dalle questioni sollevate nei progetti dei
partecipanti:
- cambiamenti climatici e architettura: le nuove sfide che il cambiamento climatico sta ponendo all’architettura.
- gli spazi delle rivoluzioni: il ruolo dello spazio pubblico nelle recenti rivolte urbane.
- tecniche di ricostruzione: i nuovi e rinnovati metodi di costruzione utilizzati per la ricollocazione e ricostruzione.
- coabitazione: come cambia il collective housing in tutto il mondo.
- l’architettura dell’educazione / l’educazione dell’architetto: le nuove pedagogie e la loro relazione con l’architettura.
- architettura curatoriale: il rapporto tra curatela e architettura.
Tra ottobre e novembre 2020 saranno organizzati tre weekend sotto forma di discussioni e
conferenze, ognuno dedicato a due tematiche.
Ogni weekend sarà suddiviso in quattro sessioni: sabato mattina (10-13), sabato pomeriggio (14- 17), domenica mattina (10-13), domenica pomeriggio (14-17) e le singole giornate si chiuderanno

Progetto speciale
British Mosques
In collaborazione con il Victoria & Albert Museum di Londra viene presentato presso la sala d’armi del Padiglione delle Arti Applicate dell’Arsenale un progetto speciale che affronta il tema della trasformazione di spazi in Moschee.
Curata dall’architetto Shaled Saleem la mostra esplora il multiculturalismo contemporaneo attraverso la presentazione di tre spazi adibiti a moschee nella città di Londra:
- la moschea di Brick Lane, in precedenza una cappella protestante, poi una sinagoga;
- la moschea di Old Kent Road, installata in un vecchio pub;
- la moschea di Harrow Central, uno spazio appositamente costruito situato di fianco alla casa a schiera che precedentemente la ospitava.
Il padiglione rivestito di moquette, come una vera moschea, presenta queste storie attraverso proiezioni architetturali in 3D, interviste filmate e fotografie.
Progetto Educational
Anche per il 2020 è prevista un’ampia offerta che si rivolge a singoli e gruppi di studenti, bambini, adulti, famiglie, professionisti, aziende e università. Tutte le iniziative puntano sul coinvolgimento attivo dei partecipanti, sono condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.
Ufficio Educational e Promozione Pubblico
Tel. +39 041 5218 828
Tel. Info Scuole +39 041 5218 73 (lun>ven 10-13.30 e 14.30-17.30; sab 10-13.30)
LE PARTECIPAZIONI NAZIONALI
Le partecipazioni nazionali sono 63, negli storici padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia.
Tre partecipano per la prima volta alla Biennale Architettura: Grenada, Iraq e Uzbekistan .
Il padiglione italiano presso le Tese delle Vergini nell’Arsenale, sponsorizzato e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Direzione Generale Creatività contemporanea, è a cura di Alessandro Melis.
PADIGLIONI NAZIONALI AI GARDINI
Australia In/Between
Austria Platform Austria
Belgio Composite Presence
Brasile Yvymarã Ei | Utopias Da Vida Comum [Yvymarã Ei | Utopias Of Common Life]
Canada Impostor Cities
Corea (Repubblica Di) Future School
Danimarca Con-Nect-Ed-Ness
Egitto The Blessed Fragments
Finlandia (Aalto) New Standards
Francia Communities At Work/Les CommunautéS À L’œuvre
Germania 2038
Giappone Co-Ownership Of Action: Trajectories Of Elements
Gran Bretagna The Garden Of Privatised Delights
Grecia Boulevard Of The League Of Nations A.K.A The Aristotle Axis In Thessaloniki
Israele Land Of Milk And Honey: The Construction Of Plenitude
Paesi Nordici (Norvegia-Svezia-Finlandia) What We Share. A Model For Co-Housing In The Nordic Countries
Olanda Who Is We?
Polonia Trouble In Paradise
Romania Fading Borders **(Anche In New Gallery Dell’istituto romeno Di Cultura)
Russia Open!
Serbia 8th Kilometer
Spagna Uncertainty
Stati Uniti D’america American Framing
Svizzera –
Ungheria Othernity-Reconditioning Our Modern Heritage
Uruguay “PróXimamente” – “Prossimamente”
Venezuela Caribbean Phoenix Popular Power In Community
PADIGLIONI NAZIONALI ALL’ARSENALE
Albania “In Our Home”
Arabia Saudita Degrees Of Belonging
Argentina La Casa Infinita
Bahrain (Regno Del)
Cile Testimonial Spaces
Cinese (Repubblica Popolare) Yuan-Er, A Courtyard-Ology: From The Mega To The Micro
Croazia togetherness/Togetherless
Emirati Arabi Uniti Wetland
Estonia Square! Positively Shrinking
Filippine Structures Of Mutual Support
Granducato Di Lussemburgo
Indonesia Transient Place Maker
Irlanda Entanglement
Italia (Padiglione Tese –Tese Delle Vergini)
Kosovo (Repubblica Del) Containporary
Kuwait Space Wars
Lettonia It’s Not For You! It’s For The Building
Messico “Desplazamientos” / “Displacements”
Perù Playground: Manufatti Per L’interazione
Singapore To Gather: The Architecture Of Relationships
Slovenia The Common In Community Seventy Years Of Cooperative Centres As A Social Infrastructure
Sudafrica (Repubblica Del)
Thailandia Elephant
Turchia Architecture As Measure
PADIGLIONI NAZIONALI IN SEDI VARIE nella CITTA’
Armenia (Repubblica Di) Hybridity
Sede: Palazzo Ca’ Zenobio Degli Armeni, Sestiere Dorsoduro, 2596
Dominicana (Repubblica) ConexióN By LileóN
Sede: St. George’s Anglican Church, Campo San Vio,
Grenada Coethos
Sede: Castello 2146
Iraq Ark Re-imagined: The Expeditionary Pavilion,
Sede: Reale Società Canottieri Bucintoro, Dorsoduro 263
Libano “A Roof For Silence”
Sede Magazzino del Sale 5 – Fondamenta delle Zattere Dorsoduro 266
Lituania Lithuanian Space Agency Presents Planet of People
Sede: Calle de la Celestia
Malesia Sepermainan (Play Along)
Sede?
Montenegro Syntony“
Sede: Palazzo Malipiero – San Marco 3198
Pakistan « Mapping Festivity »
Sede: Palazzo Mora, Strada Nuova Cannaregio 3659
Portogallo In Conflict
Sede: Palazzo Giustinin Lolin – San Marco 2893
Romania Fading Borders (anche in Giardini)
sede New Gallery Istituto Romeno di Cultura -Campo Santa Fosca, Cannaregio 2214
Uzbekistan Mahalla Report
Sede Fondaco Marcello – san Marco 3415